Il racconto stava continuando ma arrivò l’editor e impose di chiudere immediatamente i racconti.
– Basta così, sono importanti anche la velocità e la capacità di sintesi, quindi consegnatemi tutto! –.
Il primo ragazzo fu preso in giro per la sua scarsa memoria.
– Ah ah ah ah! – rise l’editor, noncurante del fatto che il ragazzo ci stava rimanendo molto male. La seconda fu ricoperta di domande impertinenti:
– Ma con questo Luca come vanno le cose? –.
La terza fu l’unica a essere elogiata:
– Tu hai colto lo spirito di questa cosa. Bisogna provocare, esasperare, è quello il trucco; perché non hai continuato? –
– Perché non c’era tempo –, rispose la timida ragazza-Pinocchio.
– Va bene, facciamo una pausa –, propose l’insegnante.
Tutti uscirono di corsa, uno per fumare, l’altra per andare in bagno, un’altra per fare una telefonata. L’aula rimase vuota, con i dubbi delle mura. E lo spettro di Calvino che si aggirava insoddisfatto.
– Come vi sembra questo corso, ragazzi? – chiese lo “smemorato” al resto del gruppo.
– Bello, parecchio bello – , rispose la ragazza che non si ricordava il nome di Erri De Luca, o di Andrea De Carlo.
– Mah…io ho ancora qualche dubbio – insinuò la ragazza-Pinocchio.
– Anch’io – disse quello di Lettere e filosofia – Soprattutto perché l’insegnante/editor legge Stephen King! –
– Sì? Non lo sapevo! –
– Sì, prima di cominciare la lezione me l’ha detto, ero arrivato un po’ prima di voi, stamattina, e gli ho chiesto: “Lei chi consiglia come scrittore di oggi? Qual è, secondo lei, l’esempio di un bravo scrittore?”. E lui ha risposto che Stephen King riesce ad accalappiare l’attenzione di tutti i lettori, quindi è uno scrittore “riuscito” –
– Ah beh, allora se gli avessi detto che La nausea di Sartre è il mio libro preferito, mi avrebbe risposto che non ci capisco niente? –
– Può darsi – rispose il ragazzo astuto, quello che studiava Lettere.
Gli esercizi degli allievi del corso di scrittura distruttiva. Puntata precedente. Anonima Scrittori.