- Categoria Cuore
Uscito dal Rollberg Kino, nel freddo di Hermannstraße, ascoltavo mad world e osservavo le emozioni riposarsi come foglie dopo un forte vento.
Ma non volevo scriverne.
Non volevo scrivere di Another Earth, della sua storia drammatica incastonata dentro a una trama fantascientifica, degli occhi di Rhoda e le rughe di John; non volevo scrivere della bellezza delle immagini della seconda terra, specchio della prima, che, insieme alla luna, tramonta e fa tutto rosso.
Nel freddo di Hermannstraße, convinto che non avrei scritto di Another Earth, pensavo a un luogo non lontano, da qualche parte nello spazio, dove poter incontrare un altro me, e chiedergli “ti va una birra?”. Pensavo a tutto questo, quando, prima di attraversare la strada, al semaforo, lo sguardo mi è caduto su un piccolo graffito disegnato su un cestino della spazzatura, di quelli arancioni, che da un lato hanno un posacenere.
“I love the idea of multiple universes, it means that we are still together somewhere else“, dice il disegno, al centro il viso di una donna.
Ho sorriso. Ne ho scattato una fotografia. Non volevo scriverne, ma in questo universo l’ho fatto.
Potrebbe interessarti anche:
- 27 febbraio 2011
Freddo di periferia.
Sorpreso da me stesso, ieri sera finisco al cinema. Quello al Sony Center. Scelgo il primo film che proiettano: è Hereafter. Avevo bisogno del cinema, avevo bisogno di un storia, di sorrisi perfetti, ... - 11 novembre 2011
A terra, scollegata, una presa.
Il cappotto sulla sedia, alla porta davanti al bancone parlano due donne e due uomini. Una è la barista che, sì, parla, ma va anche in giro a controllare i tavoli e a nascondersi nel buio di magazzini... - 23 luglio 2011
Berlin im Regen.
Che se arrivate a Berlino e piove, prima di tutto mettete su Neil Young. Poi pensate, poi respirate. Acchiappate al volo l'autobus 171, quello che da Schönefeld, passando per i vicoletti di Neuk... - 15 luglio 2011
Country Berlin.
Improvvise come un temporale. L'autobus arriverà ad Alexanderplatz, ma prima deve passare attraverso periferie anonime e quartieri maltrattati. Ma poi ci arriva. E la torre della televisione, la Fe...
Lascia un Commento
Fare clic per cancellare la replica.Nome (obbligatorio)
Mail (che non verrà pubblicata) (obbligatorio)
Sito web
Commento