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Ansia: amica o nemica? (II parte)

Da Sessuologiacagliari @DessiAntonio
Ansia: amica o nemica? (II parte) Per quanto concerne le risposte d'ansia funzionali può succedere che le nostre risorse personali non ci permettano di affrontare al meglio ed utilizzare il potenziale ansiogeno ed orientarlo verso un obiettivo. E' altresì frequente riscontrare, nelle persone che vivono situazioni di ansia, che spesso lo stato di attivazione e di allarme non sono legati da una reale situazione di pericolo da affrontare. In questi ultimi casi siamo davanti a situazioni in cui l'ansia perde il suo potenziale adattivo e funzionale e vira verso uno stato di preoccupazione. Questo stato ansioso può assumere la forma di un disagio psichico e fungere da elemento disgregante l'esperienza della persona che lo sperimenta. La storia di ogni persona ci parla di elementi diversi che possono contribuire all'insorgere di una situazione di ansia, ma in tutti i casi un intervento di tipo psicologico mira all'identificazione di tutte quelle che sono le valutazioni errate provenienti dal processo di pensiero di una persona. E' importante capire che la relazione con uno psicologo da la possibilità di accedere ad informazioni che sino a quel momento potrebbero non essere chiare e che la soluzione del problema certamente non la si può trovare scritta nella rivista di turno. L'ansia va compresa per poterla tenere in mano e farle riprendere quella funzione adattiva e positiva. Tutte le persone si danno una spiegazione del proprio stato d'ansia, ma a volte questo non serve se non all'illusione di aver capito tutto e pertanto di non aver bisogno di un intervento di tipo psicologico. Ansia: amica o nemica? (II parte)Una problematica d'ansia è risolvibile in breve tempo con un intervento psicologico o con psicoterapie moderne, come quella cognitiva. Generalmente in un ciclo di incontri. Quando una persona sperimenta una condizione di ansia che può strutturarsi in un problema psicologico in generale sviluppa tutta una serie di comportamenti, che sono alla base del disturbo, che hanno come funzione quella di tenere sotto controllo le forti angosce che con le proprie risorse non riesce a decodificare. Tra questi si possono osservare comportamenti di evitamento della fonte di ansia, alimentando sempre di più la paura verso essa. Possono esserci delle situazioni in cui l'ansia può amplificarsi sempre di più e portare a disagi psicologici più importanti.  L'ansia è accompagnata da diverse componenti. Tra queste:
  • Gli aspetti comportamentali. Tutti quei comportamenti che sono volti a ristabilire una condizione ottimale di benessere, e che in genere possono essere descritti come un "fai da te". Chi soffre d'ansia spesso cerca vari rimedi alternativi, ma in questo caso è bene sapere che tutto ciò peggiora il disturbo. Una tisana alle erbe certamente può rilassare, ma non risolve un problema. Spesso sento dire "Vado A Yoga per l'ansia". Una seduta di Yoga, giusto per esempio, può rilassare ma in generale non va a toccare tutte le componenti delle quali l'ansia è composta. Può certamente aiutare, ma non basta. Non tutti i problemi d'ansia di cui una persona può soffrire hanno una causa evidente. Ci sono persone che ne hanno sofferto che non avrebbero mai detto che la fonte dell'ansia sarebbe stata quella identificata durante una consultazione di tipo psicologico. 
  • Tutti gli interventi alternativi non si concentrano su una componente fondamentale dell'ansia, l'aspetto cognitivo, ovvero tutti quei processi mentali che mirano ad una valutazione di sé stessi e della situazione che si sta vivendo. Alla base dell'ansia possono esserci idee distorte, che imprigionano e si estrinsecano attraverso una risposta di tipo ansioso.
  • L'ansia porta con sé sempre degli aspetti emotivi ed affettivi e va inserita nella storia di vita di un paziente, e non considerata come qualcosa che "sembra provenire da altrove". L'ansia non viene, ma si sperimenta, si sente.
  • L'ansia ha una base fisiologica, quella su cui molte persone tentano di incidere con metodi alternativi, come l'aumento della tensione muscolare, la tachicardia, l'aumento della frequenza respiratoria. Risolvere questa componente porta certamente ad uno stato di benessere immediato, ma le altri componenti si ristrutturano in breve tempo dando nuovamente inizio al circolo.
Come è chiaro spesso le persone hanno una percezione dell'ansia solo per i suoi aspetti fisiologici, ma è bene iniziare a pensare, per tutti coloro che invece vogliono davvero risolvere il problema che crea ansia, che l'ansia ha più dimensioni.
E' bene ricordare che in tutti questi casi che un'attività di counseling non specializzato (counseling filosofico, counseling svolto da non psicologi, counseling svolto da medici non psicoterapeuti) non è assolutamente adeguata per la risoluzione di un problema di ansia. Assicuratevi che l'operatore al quale vi rivolgete sia uno psicologo, o uno psicoterapeuta, figure certamente qualificate e legalmente riconosciute per poter aiutare il paziente nella risoluzione dell'ansia in termini di sua elaborazione e non soltanto nel contenimento dell'ansia senza elaborazione. Uno psicologo certamente non tratta una dermatite, pertanto ad ognuno il suo compito. L'ansia non è una parte staccata di voi, ma una componente che ha a che fare con la vostra risposta emotiva e pertanto è importante che l'operatore a cui vi rivolgete abbia strumenti per poter accogliere la vostra richiesta e muoversi su tutti i livelli che compongono l'ansia, col fine di aiutarvi, una volta che l'ansia sarà depotenziata, nell'analisi del problema che sta sotto.
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