Mi sono avvicinata a
Borgo Propizio qualche mese fa, approcciandomi alla recensione del suo secondo capitolo
E le stelle non stanno a guardare ed è stato «
come osservare un quadro che si anima ad ogni vivace pennellata e stupirsi di fronte ad ogni imprevisto cambiamento.. »; appena voltata l'ultima pagina, ho acceso immediatamente il pc andando alla spasmodica ricerca di una notizia, qualsiasi notizia!, di un continuo perchè quel viaggio non poteva finire lì!Potete capire il mio stato d'animo, ora che non solo esiste un nuovo capitolo, ma che questo capitolo ha anche una data d'uscita? E voi, Lettori, siete pronti a tornare nuovamente nel borgo più svitato e spiato d'Italia?« Il cielo di Borgo Propizio è un mosaico di lapislazzuli e sotto quel mosaico va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte.. »
Casa Editrice : Salani
Prezzo : 14.90€
Pagine : 206
Data di Pubblicazione : 11 Giugno 2015
Cose belle il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull'elegante pavè a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l'elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che, sicuramente, rode il fegato a fior di città d'arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavè è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l'immane disastro come se fosse il proprio, personale fallimento, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perchè non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla; tutto è sottosopra! L'unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti trovato a terra nella Viottola Scusa non ha avuto un infarto scappando via, ma è stato ucciso. I segni di strangolamento non lasciano dubbi.
Chi può aver voluto la sua morte? Possibile che sia stata Dora, la ciarliera giornalaia, o Pancrazio, l'operoso erede della storia forneria? Forse qualcuno che si nasconde dietro una misteriosa azienda cinematografica oppure una persona a cui il fu assessore alla Cultura voleva fare le scarpe? Il maresciallo Saltalamacchia non riesce a venirne a capo..
Grazie alla penna di
Loredana il nostro ritorno a
Borgo Propizio è tutt'altro che scontato. Nulla è come sembra o come appare a prima vista. Ma in questo sta la particolarità e la bellezza irresistibile di questo Borgo:
l'intensità della sua luce esiste proprio per la grandezza della sua ombra!
Ed è proprio da lì che si comincerà a ricostruire.
Tutti insieme, come sempre!
Cosa ne pensate? Avete letto i primi due romanzi di questa storia rurale tutta italiana?
Lasciatemi le vostre impressioni nei commenti :)
Cristina