Un libro magico come LA STORIA INFINITA che farà sognare e innamorare i lettori di tutte le età con i suoi personaggi che prendono vita nella storia.
Descrizione:
Cosa succede se « …e vissero felici e contenti» non si rivela affatto essere tale? Delilah è una ragazza piuttosto solitaria che preferisce passare i pomeriggi in biblioteca, persa nei libri. In uno in particolare: Incantesimo fra le righe che in teoria è un fantasy ma che sembra terribilmente reale, al punto che il principe Oliver, oltre a essere coraggioso, avventuroso e focoso, parla a Delilah. Cioè: le parla sul serio! E salta fuori che Oliver è ben più che un personaggio di carta: è un teenager che si sente intrappolato nella sua vita letteraria e che non sopporta l’idea che il suo destino sia segnato. Oliver è certo che il mondo là fuori possa offrirgli qualcosa di interessante e vede in Delilah la sua chiave di accesso alla libertà. I due si buttano a capofitto nell’impresa di tirare fuori Oliver dal libro, un compito difficile e che i spinge ad approfondire la loro percezione del destino, del mondo e del loro posto nel mondo. Contemporaneamente cresce l’attrazione reciproca, un sentimento forte e tutt’altro che letterario…
L'autrice:
Samantha van Leer è una giovanissima esordiente, ancora studentessa liceale, che ha molto in comune con le sue lettrici. Nel suo romanzo, descrivendo la storia e le emozioni dei protagonisti, riesce a comunicare perfettamente con il pubblico giovane e femminile.
Hanno detto di questo libro: «Incantesimo fra le righe è una storia romantica e divertente, ma ancor più è una splendida dichiarazione di amore fra un lettore e il suo libro preferito…» The Washington Post
«Un romanzo intelligente sul rapporto magico fra un’adolescente solitaria e il suo principe Azzurro, con ammiccamenti a Hunger Games e X-men e una buona dose di romanticismo.» Publishers Weekly
«Incantesimo tra le righe delizierà i lettori di tutte le età, capaci di superare con la loro immaginazione i confini fra ciò che è reale e ciò che si desidera che lo sia.» Los Angeles Times