Oggi è il 6 Gennaio, quello che noi italiani ci divertiamo a chiamare il giorno della “befana” :D A parte la caterva di mail, sms e privati di Facebook che mi han fatto gli auguri (ai rispettivi mittenti, altrettanto dolcemente, spezzerò tutte e due le gambine…), un regalo a voi lettori voglio portarlo sul serio: una bella chicca su Windows 8 che farà contenti utenti e ammiratori del sistema operativo Microsoft!
Allora, si parlava di meccanismo semplificato per il ripristino del sistema, per la reinstallazione e per l’azzeramento totale dei dati… avevo capito sarebbe stata una cosa abbastanza semplice, ma non immaginavo lo sarebbe stato tanto! In tutti i casi, gironzolando per i vari feed, ho pescato un post sul blog ufficiale di MSDN (MicroSoft developer network), partorito dalle dita di Steven Sinofsky, che spiega nel dettaglio (ed argomenta con un po’ di immagini) come funzioneranno i meccanismi relativi alla gestione del sistema. Tutto ciò che sto per riportare, secondo lo stesso Sinofsky, sarà disponibile già a partire dalla prima beta (pianificata per il mese prossimo) di Windows 8.
In sostanza sarà introdotto una sorta di sistema operativo avviabile d’emergenza, denominato Windows RE (Recovery Edition – che dovrebbe essere l’evoluzione della cosiddetta console di ripristino), atto a «riportare il PC ad uno stato stabile quando questo non è più in condizioni ottimali». Due le funzioni principali di Windows RE:
- Ripristinare totalmente il computer: il classico “format”, l’atto di cancellare tutti i dati e le applicazioni dal disco di sistema e reinstallare una nuova copia del sistema operativo. Ecco lo scenario che Sinofsky illustra per effettuare questa operazione:
- l’utente avvia la macchina utilizzando Windows RE;
- il sistema chiede all’utente se utilizzare la modalità “Reset and start over” o la modalità “Refresh“;
- l’utente sceglie la modalità Reset and Start Over;
- il sistema chiede all’utente se eliminare i dati in maniera “rapida” (probabilmente con la semplice sovrascrittura delle tavole inode), con l’eventualità che questi possano essere recuperati tramite programmi ad-hoc, oppure se eliminare i dati in maniera “definitiva” (probabilmente eliminando le tavole inode e riempiendo tutti i settori con bytes nulli) così da renderne difficile, se non impossibile, un recupero;
- l’utente sceglie la modalità a lui congeniale;
- il sistema procede all’eliminazione dei dati secondo la modalità scelta e alla reinstallazione del sistema operativo nuovo di zecca.
- Ripristinare il sistema operativo lasciando intatti dati e impostazioni personali: una sorta di ripristino di sistema, che riporta il PC allo stato di fabbrica lasciando però inalterati i dati personali, alcune delle impostazioni, e le applicazioni Metro-style (non quelle desktop, per ovvi motivi di sicurezza) installate, senza utilizzare partizioni nè periferiche di archiviazione aggiuntive. Ecco, ancora una volta, lo scenario di utilizzo descritto da Sinofsky:
- l’utente avvia la macchina utilizzando Windows RE;
- il sistema chiede all’utente se utilizzare la modalità “Reset and start over” o la modalità “Refresh“;
- l’utente sceglie la modalità Refresh;
- il sistema, a quel punto, mette da parte dati e impostazioni utente (tutto rigorosamente senza usare partizioni esterne oppure unità mobili…il processo accade completamente sul disco di sistema), reinstalla il sistema operativo e ripristina i dati e le impostazioni messe da parte in precedenza.
Il sistema conserverà, in particolare, impostazioni quali reti wireless e relative chiavi, screensaver, immagine della schermata di lock, sfondo e lettera di unità mentre non salverà impostazioni come le opzioni di visualizzazione (ad es. la risoluzione video), le associazioni tipi di files/programma e, come vi ho già anticipato, le applicazioni desktop installate… ne costruirà però una lista e ve la farà trovare direttamente sul desktop dopo il riavvio del sistema. Utile, no?
Oltretutto Sinofsky assicura che Windows RE sarà accessibile anche qualora Windows 8 dovesse risultare inavviabile, cosa che non guasta affatto. Per ulteriori informazioni, e per leggere il post completo, potrete consultare questa pagina.
Nonostante mi ricordi vagamente qualcosa di simile a quello che succede in MacOSX, devo ammettere che in Microsoft stanno facendo le cose per bene. Voi che ne pensate?