Dopo Prigioni e paradisi un altro prezioso inedito di Colette
Un reportage inedito sulla Prima Guerra Mondiale che senza tacere l’orrore del conflitto coglie il permanere della bellezza e il senso della rinascita nel Vecchio Continente. Un libro in cui scorci d’Italia illuminano la narrazione, con una finezza di vedute che solo la penna geniale di Colette poteva regalarci. «Colette: sono, per così dire, annichilita di fronte a tanta capacità di penetrazione, e di bellezza. Ma come ci riesce? Nessuno in Inghilterra ne sarebbe capace.» Virginia Woolf in una lettera a Ethel Smyth, 25 giugno 1936
Descrizione: Le ore lunghe, finora inedito in Italia, è tra le opere che meglio rappresentano l’impegno e il talento giornalistico di Colette. Una scrittrice che sa far letteratura, e arte, di ogni momento della vita. Nel 1914 scoppia il primo conflitto mondiale: Colette, già redattrice per “Le Matin”, parte per il fronte al seguito del marito, il barone Henry de Jouvenel des Ursins. Lo accompagnerà a Verdun e poi in un’incessante spola tra Parigi e Roma (1915), Cernobbio (1916), e anche Como e Venezia. In una corposa sezione del testo, chiamata Impressioni d’Italia , la scrittrice offre un delizioso quadro di Venezia (fine luglio 1915) e delle pittoresche pagine dal lago di Como. Colette affronta il racconto della Prima Guerra Mondiale attraverso l’uso della metafora, tanto da poter definire Le ore lunghe un reportage sulla bellezza che non muore, pur soffocata dal frastuono della guerra.
L'autrice:
Gabrielle Sidonie Colette è stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale. Tra le sue opere ricordiamo la fortunata serie di Claudine, La Vagabonda (1911), Chéri (1920), La fine di Chéri (1926), La gatta (1933), Julie de Carneilhan (1941), Il puro e l’impuro (1941), Il kepì (1943), Gigi (1944) e Prigioni e paradisi (1949) pubblicato sempre da Del Vecchio editore nel 2012. Colette è stata insignita delle più importanti onorificenze: membro dell’Académie Goncourt, nonché Grand’Ufficiale della Legion d’Onore, membro onorario del National Institute of Arts and Letters. Fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di Stato.
Hanno scritto di PRIGIONI E PARADISI:
«Queste pagine sono un saggio della straordinaria capacità narrativa e dell’intelligenza di Colette.» Giuseppe Scaraffia , Il Sole 24 Ore «Siamo nel regno della pura letteratura come autoriferimento, ma lontani mille miglia dalla noia didascalica.» Mario Fortunato , l’Espresso «Colette è capace di fare letteratura anche sul decorso dell’influenza, su una fetta di pane immersa nel latte da mangiare a merenda.» Sandra Petrignani , Liberal
In libreria dal 19 novembre 2013
Un romanzo tragicomico sul futuro dell’istruzione italiana. Un ritratto grottesco della scuola e dei suoi fallimenti affrontato con un sorriso che ci lascia più di una speranza per le nuove generazioni.
Descrizione: Guido Pennisi e Gianni Serra sono due bambini strani; nessuno sembra accorgersi di loro nella Scuola elementare Attilio Regolo di Milano. Figuriamoci il giorno più atteso dell’anno, il giorno in cui l’anonimo istituto si prepara ad accogliere il più famoso e ricco inventore di sempre, colui che ha dato alla luce il “futurometro”, una macchina destinata a cambiare il futuro dei ragazzi e il sistema dell’istruzione italiana. È tutto pronto nella palestra: festoni appesi, mamme in ghingheri, autorità tirate a lucido. Un’Italia da sempre provinciale è accalcata in quello stanzone, un Paese di adulti mancati pronti a lavarsi le mani del futuro dei loro pargoli con la benedizione della tecnica. La sfida finale alle fantasie infantili è cominciata, ma, forse, gli adulti non hanno fatto i conti con i terribili gemelli Smargotti della III F. Cosa vuoi fare da grande è un romanzo divertente e avventuroso in cui i sentimenti umani sono trattati con delicatezza e verità. Una storia che semina ironia e malinconia e spalanca il cuore degli uomini, lasciandoci alla fine di fronte alla domanda che non dobbiamo smettere di porci: “Cosa vuoi fare da grande?”. Gli autori: Angelo Orlando Meloni è nato a Catania e vive a Siracusa. Ha scritto la raccolta di racconti Ciao campione e il romanzo Io non ci volevo venire qui (Del Vecchio Editore, 2010). Aggiorna saltuariamente un blog di colore verde come la speranza, la benzina e l’ecologia. Ivan Baio vive a Berlino. Una volta ha scritto un saggio di araldica e simbologia dell’eroe intitolato Supereroi™ . Attualmente è impegnato nella stesura contemporanea di quattro nuovi romanzi, di un saggio su comunicazione e nuovi media, nella creazione del social network definitivo e nell’educazione alimentare di un gatto rosso di nome Ettore. Collabora con doppiozero.com Hanno detto di questo libro:
«Angelo Orlando Meloni è riuscito a raccontare la vita e perfino le sue miserie attraverso uno strumento molto complesso: la comicità.» la Repubblica «Con ironia e leggerezza, l’io narrante strappa sorrisi amari e risate, guidando il lettore in un viaggio tra orizzonti di mediocrità.» Stilos «Frequentare l’ironia così bene da farla diventare comicità, mantenendo fermo l’assillo della parola, non mortificando il tempio della letteratura, per giunta facendone parte a buon diritto.» La Sicilia