«Destra e sinistra sarebbero concetti superati, obsoleti, privi di senso, come qualcuno ora sostiene nella campagna elettorale italiana? Non sono d’accordo. Norberto Bobbio diceva che il significato di destra e sinistra cambia continuamente, e non c’è dubbio che oggi entrambi i termini significano qualcosa di diverso rispetto al passato. Ciononostante restano due concetti politici profondamente differenti e continuano ad avere un valore specifico anche nell’odierno mondo globalizzato.La destra tradizionale di oggi in Europa e in generale in Occidente crede nel libero mercato, in uno stato poco invasivo e contenuto, in un conservatorismo sociale nella sfera privata. La sinistra crede in un governo attivo più che nello statalismo, in una maggiore regolamentazione del mercato, nel liberalismo sociale. Le differenze tra i due schieramenti sono ben visibili, sebbene non siano più così nette come un tempo. A sinistra non c’è più l’utopia socialista. A destra possono esserci aperture in campo sociale, come dimostra David Cameron in Gran Bretagna schierandosi a favore del matrimonio gay, peraltro con forte opposizione e disagio tra molti membri del suo stesso partito.»
Sono i primi passi di un articolo del sociologo britannico Anthony Giddens - ideatore della formula politica della "terza via," ispiratrice delle politiche di Blair e Clinton - pubblicato su la Repubblica di oggi, dal titolo: "Destra e sinistra esistono ancora". Una testo, secondo me, illuminante, proveniente da colui che è stato l'ideologo della virata verso politiche liberiste della sinistra occidentale, circostanza che non gl'impedisce (forse facendo ammenda di sue precedenti affermazioni) di affermare che i concetti di destra e sinistra abbiano ancora un senso nel dibattito politico odierno. Per continuare la lettura, cliccare qui