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Anthony Martial, Golden Boy da 60 milioni

Creato il 24 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo Coman, un altro talento francese, Martial, irrompe nel calcio europeo, facendo parlare di sé per i “numeri” balistici e non.

L’estate scorsa, mentre in Italia i dirigenti delle varie squadre si erano ridotti all’ultimo per sferrare il colpo last minute facendo leva su un ipotetico “sconto” di fine mercato, oltremanica c’era chi non badava a spese e, anzi, tirava fuori 42,5 milioni di sterline, pari a 60 milioni di euro, più 20 di bonus per un ragazzo di soli 19 anni. Lui è Anthony Martial e la squadra disposta a una tale follia è il Manchester United, fresco di un accordo da capogiro siglato a metà luglio con il brand Adidas. Con un accordo di 941 milioni di euro in dieci anni, lo United è diventato così il club che guadagna più di tutti dal proprio sponsor in Europa. Tuttavia, non si tratta di una griffe nuova per i Red Devils, che lo vestirono già per dodici anni, dal 1980 al 1992.

Dunque, lo scorso 31 agosto, lo United ha assestato un grosso colpo al mercato in entrata. Un acquisto che pesa non solo dal punta di vista economico ma anche dal punto di vista storico. Infatti, nella storia del calcio, si sono viste cifre ancora più assurde, ma mai per un giocatore dell’età di Martial. Ad esempio, si possono citare i 100 milioni per Bale, i 94 per Cristiano Ronaldo e ancora i 74 per Kevin De Bruyne, ma questi avevano 24 anni, nel momento in cui vennero acquistati dai loro attuali club. E invece, siccome c’è sempre una prima volta, tocca a Martial prendersi il trono di 19enne più pagato di sempre. Giusto per dare l’idea non tanto dello strapotere economico delle big straniere e degli stessi campionati in cui queste militano, perché è cosa nota, quanto dell’assurdità della cifra spesa, l’ex Monaco, 20enne da qualche settimana, è stato pagato tanto quanto il Falcao dei tempi d’oro, cioè di quando, allora 27enne, vestiva la camiseta dell’Atlético Madrid e passò al Monaco nell’estate del 2013.

In ogni caso, ci sarà qualche ragione di fondo se Van Gaal ha insistito per avere alla sua corte il talento francese. Chi è veramente Anthony?

Caratteristiche tecniche

Martial è una punta centrale, dotata di rapidità, dribbling e senso del gol. Le prime due caratteristiche fanno di lui anche una buona ala, destra o sinistra.

Alti e bassi in Francia

Cresciuto nelle giovanili dell’Olympique Lione, Martial esordisce da calciatore professionista con l’OL nella stagione 2012-2013. Tuttavia, il feeling con Rémi Garde non si instaura mai a tal punto che a fine stagione l’allenatore lo lascia partire in direzione Monaco per 5 milioni.

Col tempo, questa si è rivelata probabilmente la soluzione migliore per Martial, che ha finalmente trovato fiducia e spazio. I giovani, infatti, sicuramente hanno bisogno di spazio per potersi esprimere e giocare le proprie “carte”, ma senza la fiducia di allenatore, squadra e tifosi da un lato diventa molto difficile mettere in mostra tutte le qualità, dall’altro non si va da nessuna parte. E alla fine è altrettanto probabile che Rémi Garde si sia “mangiato” le mani e lo faccia tuttora.

Nel Principato, il talentuoso ragazzo trova più spazio di quanto gliene sia stato riservato a Lione. E questo è quasi un colmo se pensiamo che la rosa monegasca di quella stagione vantava giocatori quali Falcao, James Rodríguez, Berbatov, Lucas Ocampos, Ferreira Carrasco e Germain. La prima stagione tra le fila del Monaco si impreziosisce con le prime due reti in carriera, che rappresentano un bel passo in avanti per lui. L’inizio della seconda stagione, invece, sembra un déjà-vu: il rapporto con il nuovo allenatore, Leonardo Jardim, non è dei migliori, a tal punto che alla terza giornata di campionato, subentrato a Lucas Ocampos, viene a sua volta sostituito dopo mezz’ora scarsa di gioco da Ferreira Carrasco e, per alcune giornate, si perde ogni traccia di lui. Il destino vuole che Martial torni a calpestare il terreno di gioco contro i campioni di Francia del PSG e che trovi in questo match persino il primo e fondamentale sigillo della nuova stagione, in quanto permette al Monaco di “strappare” un punto importante per morale e classifica. Da qui Martial risale piano piano la china, fa il suo esordio sul palconenisco europeo principale, “mette” kilometri nelle gambe e, soprattutto, va a segno per ben undici volte, di cui nove solo in Ligue 1.

Nella terra di George Best, Michael Owen, David Beckham e Ryan Giggs

Come nel calciomercato invernale (2014-15), così in quello estivo (2015) Anthony viene accostato a diversi club, tra cui la stessa Juventus – interessata a lui specialmente nel mercato di riparazione –, ma a spuntarla è lo United che, venduti Van Persie e Nani al Fenerbahçe e Di María al PSG – non tre uomini qualunque –, tira fuori 60 milioni per lui – cifra record e irraggiungibile per qualsiasi club italiano – e 30 circa per Memphis Depay, stellina del PSV. I due talenti emergenti vanno così a completare il reparto avanzato, che tiene conto anche di Mata, Rooney e Hernández. El Chicharito però, chiuso da Van Persie e Welbeck prima, dal francesino poi, lascia di nuovo e questa volta definitivamente Manchester. Tuttavia, i due innesti non sembrano bastare, tant’è che, perso l’attaccante messicano, circolano i nomi di altri pezzi da 90 e altre cifre folli: solo per l’attacco, ad esempio, 100 milioni per Thomas Müller e 45 per Edinson Cavani.

L’ipotesi sembra essere plausibile, visto che fino ad oggi i migliori marcatori dei Red Devils in Premier, con soli quattro timbri, sono Martial e Mata, che non è un attaccante, oltretutto. Nello specifico, l’ex Monaco fa il suo esordio in Premier League contro il Liverpool all’Old Trafford, segnando anche questo strepitoso gol.

Sette giorno dopo, va ancora a segno, questa volta per due volte contro il Southampton. Questo magico settembre gli regala anche il primo gol in League Cup, contro l’Ipswich Town, e, il 16 ottobre, il premio FA Premier League Player of the Month per il mese di settembre

Congratulations to @AnthonyMartial, who’s been named as @PremierLeague Player of the Month for September! pic.twitter.com/1ovemuda88

— Manchester United (@ManUtd) 16 Ottobre 2015

A livello europeo, non mancano le gioie personali – una col CSKA, l’altra col Wolfsburg – ma non sono bastate per evitare allo United un’eliminazione che non rientrava nei piani di Van Gaal. Un’eliminazione precoce che forse è diretta conseguenza della scelta di ringiovanire la rosa a scapito dell’utile esperienza in campo internazionale e non che garantivano, ad esempio, RvP e Di María. Di Rooney, poi, il cui apporto è minimo, si sono quasi perse le tracce, mentre il neo arrivato Schweinsteiger non può fare molto in una squadra che ha perso qualità e uomini carismatici. Alla fine, comunque, a fare tornare il sorriso a Martial, dopo la recente seconda sconfitta consecutiva in campionato, ci ha pensato Tuttosport che, attraverso un sondaggio tra le principali testate sportive europee, lo ha premiato il giovane più forte del momento. Così, a due anni di distanza da Paul Pogba, un altro francese vince il Golden Boy, battendo un connazionale, Kingsley Coman. Che dire, al momento la Francia sembra essere la Nazionale che vanta i migliori giovani in circolazione, senza nulla togliere al Belgio.

Congratulations to @AnthonyMartial – he’s won the 2015 Golden Boy award! More: https://t.co/pluY4qIc6Z pic.twitter.com/g5GohBVw5A

— Manchester United (@ManUtd) 19 Dicembre 2015

Sognando… Henry

Quasi fosse una consacrazione, il trasferimento a Manchester ha portato con sé la prima chiamata nella Nazionale maggiore, raggiunta dopo una lunga gavetta presso tutte le rappresentative minori: dalla U-16 all’U-21, eccezion fatta per l’U-20. Molti vedono in lui il nuovo Thierry Henry, leggenda del calcio francese e non, ma Martial ha ancora molta strada da fare per raggiungere i livelli di quel campione. Considerata la sua giovane età, però, tutto è possibile e le possibilità di fare bene anche in Inghiterra sono elevate, come lui stesso ha dimostrato.

Tags:Anthony Martial,Champions League,Coman,Depay,Ligue 1,lione,Manchester,Manchester United,Martial,Mata,monaco,pogba,Premier League,Rooney,Van Gaal

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