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Antichi teatri romani

Creato il 04 marzo 2011 da Traveltotaste

Al mondo sono molti i siti archeologici romani interessanti ma pochi sono giunti ai giorni nostri quasi completamente intatti senza l’intervento di più o meno abili restauratori.

La mia preparazione classica mi ha da sempre portata ad interessarmi all’archeologia ed alle gesta compiute in tempi lontani, però non amo molto quei luoghi che sono stati ricostruiti non utilizzando esclusivamente materiali originali.

Viaggiando, però, ho avuto la fortuna d’imbattermi nei tre teatri romani meglio conservati al mondo, Aspendos in Turchia, Bosra in Siria ed Orange in Francia.

Antichi teatri romani
Aspendos, situata a pochi chilometri da Antalya, era anticamente una città importante dell’Asia minore. Il teatro, costruito nel II secolo d.C. su modello romano, è situato sul pendio di una collina. Di forma semicircolare possiede una scalinata con 21 gradini nella parte superiore, dove sedevano le donne, e 20 nella parte inferiore.

Dietro il palcoscenico ha una struttura fissa creata per non avere come sfondo il panorama naturale, come invece accadeva in età ellenistica.

Una leggenda racconta che il re di Aspendos promise la propria figlia in sposa a colui che avesse costruito l’opera migliore per la città. La competizione si aprì tra due uomini che portarono a termine i progetti nello stesso momento. Uno costruì il teatro mentre l’altro l’acquedotto. Il re, per adempiere alla promessa fatta, decise di dividere in due la figlia, dando a ciascuno la sua metà. Il costruttore del teatro, volendo salvare la principessa dall’orribile sorte, rinunciò al premio. La sua generosità venne ricompensata dal re che decise di concedergli in sposa la figlia.

Probabilmente il teatro è ancora in così ottime condizioni grazie ad Atatürk che, dopo una visita, ordinò venisse preservato ed utilizzato per rappresentazioni artistiche e musicali. Per la sua ottima acustica viene tutt’oggi organizzato annualmente il Festival dell’Opera e del Balletto nei mesi di giugno e luglio.

Bosra è un’antica città nel sud della Siria che, per un certo periodo, è stata capitale del regno nabateo. Il suo nome in

Antichi teatri romani
aramaico significa cittadella ed è nota per il suo prestigioso passato e per le costruzioni in basalto.

Al tempo della sua realizzazione si trovava al di fuori della cinta muraria ed era stato eretto utilizzando il nero basalto. Tuttavia, dopo gli attacchi dei Crociati cui la città riuscì a resistere, vennero costruite mura e nuove torri. Il risultato fu una struttura di otto torri unite da spesse mura che abbracciavano, proteggendolo, il teatro.

La cavea poteva accogliere fino a 15.000 spettatori seduti, cosa davvero straordinaria se si pensa al fatto che la struttura è totalmente indipendente e non non poggia su nessuna collina, com’era usuale a quel tempo.

A lungo rimasto sepolto dalla sabbia e nascosto dagli edifici costruiti successivamente, è stato riportato alla luce solo nel XX secolo. Ad agosto ospita il festival delle musica popolare.

Antichi teatri romani
Orange è un comune della Provenza, nella Francia del sud. E’ un delizioso paese ricco di strette vie colorate e ben curate. Il suo teatro, costruito secondo il tradizionale schema romano, ha i 37 gradini della cavea disposti a semicerchio intorno all’orchestra che possono ospitare circa 9.000 spettatori. Parte della cavea, come schema tradizionale vuole, appoggia alla retrostante collina di Sant’Eutropia. Per la sua meravigliosa acustica ospita ogni agosto il Festival musicale delle Chòregies, spettacoli di opere liriche e musicali. La prima messa in scena avvenne nel 1869 con il Joseph, un’opera di Mehul, un precoce musicista dell’Ottocento che compose la sua prima opera a dieci anni.

Se avrete poi la fortuna di capitare ad Orange la domenica di Pasqua, potrete partecipare alla caccia all’uovo organizzata nell’area del teatro. Decine di piccole uova di cioccolato vengono nascoste negli anfratti di pietra. Al visitatore, il divertimento di scovarle tutte.



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