Ho sfogliato l’allegato sfilate di AMICA. In questo periodo settimanali e mensili di moda pullulano di servizi dedicati ai capi che metteremo il prossimo autunno prendendo ispirazione della sfilate. Volete saperne una a costo di attirarmi l’odio delle fashion victim? Non ho visto molte cose che attraggano il mio interesse. Niente che mi abbia stupita o meravigliata. Niente che faccia gridare al miracolo. Mi sembra che in queste collezioni manchi qualcosa di veramente interessante. Se il massimo dell’innovazione è inserire prepotentemente – trend già avviato da qualche anno – colori vitaminici all’interno delle collezioni invernali, significa che siamo creativamente parlando alla frutta. E il blu poi? Va bene che qualche mese fa nel suo blog FRANCA SOZZANI aveva sdoganato la versione tuta operaio della Fiat per l’estate, ma inserirlo anche nella stagione più fredda su cappotti e capi pesanti lo trovo stanco e ripetitivo, un po’ come quando da giovanissima dicevo a mia madre che un piatto cucinato da lei mi era piaciuto particolarmente e allora da quel momento me lo avrebbe propinato almeno due volte a settimana per due mesi di fila.
Comunque ho catturato qualche scatto dall’inserto dei capi che ho preferito e spero semplicemente che la mia sia una prima impressione da domenica estiva di pioggia che ricorda l’autunno. Non ho guardato la parte relativa alle pelliccie. Le detesto, o meglio detesto che ancora nel 2011 vengano soppressi degli animali in maniera atroce per un capriccio di vanità – e non dite che avete freddo -. La pelliccia aumenta di dieci anni l’età che si ha. E’ inutile indossarla se poi si spendono capitali in botox. E ho bypassato anche la parte relativa ai capi “camp” – l’eleganza è un’altra cosa va bene, ma tutti quei capi messi uno sull’altro li trovo francamente brutti – e al flower power – se andiamo avanti così, con abiti in voile floreali anche di inverno, a breve ci ritroveremo a indossare il bikini a Natale a meno 10 gradi -.
Ho privilegiato invece i capi eleganti, strutturati e chic. Abiti formali, da divisa iper elegante. Mi piace molto il golfino bon ton indossato con la cinturina fine, ma va bene anche senza e lo stile british. I miei preferiti, al momento, rimangono Lanvin, Céline e Paul Smith. Insomma, date un’occhiata.
ALBERTA FERRETTI Un'eccezione e uno strappo. L'unico colore che accetto perché mi piace la forma del collo del cappotto e la sua lunghezza. Li preferirei, se ci fosse, in marron glacé, cammello o blu.
BLUGIRL Questo completo mi piace perché il colore della gonna spezza con quello del golfino. Mi piace la cintura sottile alla vita e il cappellino. Toglierei la pelliccia dagli stivaletti. Elegante, ma informale e sportiva
CELINE Completo spezzato dal taglio vagamente androgino. Il cappotto nero abbinato al pantalone a sigaretta marrone è molto elegante. Informale, semplice ma chic
EMPORIO ARMANI Cappotto lungo fino ai piedi e ampio. Elegante per la sera. Un evergreen
LANVIN Partirei dal cappello a tesa larga molto elegante e femminile, la camicia con le maniche "rinforzate" è divina, la gonna a palloncino è molto femminile. L'abbinamento agli stivali neri rende il complesso più aggressivo
LANVIN Vedi sopra
PAUL SMITH Completo maschile ironico con accostamenti informali - vedi gilet dal taglio maschile con il golfino sopra -.
TOMMY HILFIGER Lo scorso anno la cappa è tornata di moda. E' stata un motivo per cui non l'ho acquistata. Trovo odiosa l'idea di indossare qualcosa che mi può anche piacere e di vedere, anche di altri marchi, colori e varianti, addosso anche agli altri. Detto questo la fusione tra cappa e montgomery mi piace molto
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake