Anticipi Serie A di Sabato 05/11/2011

Rinviata Genoa - Inter a causa delle tragiche conseguenze dell'alluvione che ha colpito il capoluogo ligure, sono state solo due le partite giocate questo Sabato: Palermo - Bologna e Novara - Roma.
Il Palermo ha battuto il Bologna confermandosi una schiacciasassi in casa (cinque vittorie su cinque partite) e insediandosi al quinto posto in classifica. Chissà dove potrebbe arrivare se riuscisse a trovare l'assetto per fare punti anche fuori casa, dove ha collezionato invece ben quattro sconfitte e un solo pareggio.
Parte subito bene il Palermo che segna subito, al 13esimo, l'Israeliano Zahavi, servito da un  un ritrovato Ilicic, che oltre all'assist del gol è stato autore di un'ottima prestazione ( lo stesso giocatore sloveno colpirà una traversa al termine del primo tempo).

Non veemente la reazione  di un Bologna, che ha avuto anche un paio di buone occasioni con Kone e Di Vaio, confermando come anche la difesa del Palermo non sia insuperabile,  apparso troppo debole nella fase difensiva e troppo disattento a centrocampo, dove ha spesso perso palloni in modo banale, infatti ad inizio di ripresa, per l'esattezza al 51esimo del secondo tempo, è stato il difensore Silvestre a siglare il raddoppio.
Il Bologna tenta allora il tutto per tutto e si butta all'attacco, con il Palermo che sfrutta il contropiede, e dopo un paio di occasioni sprecate dagli emiliani, con Koné e Hernanez i siciliani segnano il terzo gol con Ilicic, che servito da un lancio lungo di Varela non ha difficoltà a superare il portiere Gillett.
Gara virtualmente chiusa con il terzo gol e quinta vittoria casalinga del Palermo. Partita che non fa che tornare a chiederci che fine ha fatto la proverbiale attenzione delle squadre italiane per la fase difensiva.
Interrogativo che la seguente gara tra Novara e Roma non ha fatto altro che alimentare, perché pure sul campo in materiale sintetico, che ha permesso di svolgere la gara su un campo in buone condizioni nonostante le abbondanti piogge di questi giorni, si sono visti sbandamenti difensivi che qualche anno fa era difficile vedere in Serie A.
Ennesima nuova formazione per la Roma, che mostra sulle fasce Taddei e Rosi, con Cassetti centrale. Una scelta chiaramente offensiva e che da dei buoni risultati se si considera il grande spingere di Rosi sulla destra (molto meno efficace Taddei a sinistra, per la sua mancanza di un piede mancino all'altezza), ma che mette fortemente a disagio Cassetti, costretto a vigilare sulla fascia destra e sempre in difficoltà e spesso costretto al fallo contro il velocissimo Morimoto. Gago Playmaker davanti la difesa e De Rossi interno.
Comunque solo due sprazzi all'inizio di partita, con un tiro di Lamela e un gol di Marianini annullato per fuorigioco al Novara...poi più nulla, con le due squadre più attente a cercare i collegamenti tra i reparti che la via della rete avversaria.

La Roma però appare almeno più corta, rispetto alle precedenti partite, con la linea difensiva più alta e con una tattica del fuorigioco abbastanza efficace.

Nel secondo tempo Luis Enrique osa di più e schiera Bojan Krkic al posto di Greco. la Roma infatti spinge di più senza peraltro creare nulla di veramente pericoloso, ma fatalmente si scopre anche di più, tanto è vero che al 70esimo Meggiorini evita il fuorigioco partendo dalla sua metacampo, lascia sul posto Cassetti e si presenta solo davanti a Stekelemburg, ma il portiere olandese gli nega il gol con un gran bellìintervento.
Una parata che vale i tre punti, perché come spesso avviene subito dopo e la Roma che il gol grazie a un recupero di Gago, buona la prestazione dell'argentino, che serve subito Pjanic, ancora una volta tra i migliori, che inventa un preciso assist per Bojan, abile nel deviare la palla al volo con una plastica spaccata.
Solo tre minuti e Pablo Osvaldo raddoppia di testa deviando un calcio d'angolo, siglando il suo quinto centro stagionale.
Una partita intera giocata sul filo dell'equilibrio, anche se la Roma ha ottenuto il solito possesso palla, che si è risolta in soli 3 minuti, con un paio di guizzi degli interpreti di maggior tecnica.
Luis Enrique mangerà quindi il panettone, o magari il pan giallo, variante romana del dolce natalizio, ma ha ancora molto da lavorare, non solo e non tanto per velocizzare la manovra offensiva e convincere i suoi avanti a tentare la giocata individuale più spesso, ma soprattutto per mettere insieme un reparto difensivo più affidabile, che ormai sia Cassetti sia Heinze sembra non possano più essere proposti ad alti livelli, e ottenere dalla società almeno un paio di rinforzi anche per le fasce laterali.