Si avvicina il 25 aprile, si avvicina la festa della liberazione dal giogo nazifascista. Troppi personaggi, troppi partiti politici, in questi ultimi anni hanno provato a fare del revisionismo storico su questo evento. Si è cercato di equiparare antifascisti e aderenti alla repubblica di Salò, si è cercato di dimenticare chi era dalla parte giusta, quella della libertà e della democrazia e chi invece da quella della dittatura, delle leggi razziali e dei campi di concentramento per lo sterminio di ebrei, comunisti e omosessuali. Credo che le parole scritte dall’operaio comunista Eusebio Giamboni, la notte prima della sua esecuzione, da parte degli sgherri fascisti, siano esemplificative e ci debbano far riflettere.
“E’ venuto in questo momento il sacerdote col quale ho discusso a lungo; è afflitto perchè non ho voluto confessarmi; poichè non sono credente sarebbe stata da parte mia una incorrettezza il confessarmi, ma mi pare tanto un brav’uomo che gli ho chiesto di venirti a trovare perchè ti confermasse a voce che veramente mi ha visto tranquillo. Forse ti appaio un po’ egoista quando ti parlo solo della mia calma, della mia serenità, del mio Ideale per il quale sto per dare la vita, ma tu lo sai che ciò non è, ta sai, mia adorata Luisa, che col mio Ideale si confonde l’amore per te e Gisella, con l’amore per l’Umanità intera, e se, come ti ho detto, mi dispiace morire è perchè non potrò più godere del vostro affetto, è perchè mi addoloro del vostro dolore”
Colpisce la calma e la fermezza di queste parole, la coscienza di morire per un ideale e una causa giusta….quanti oggi saprebbero fare altrettanto? Un insegnamento ci deve venire da questi uomini, da questi compagni che non sono morti per vedere lo sfacelo della società attuale. Da questi uomini, per non deluderli e non rendere vano il loro sacrificio, ci deve venire la forza per ribaltare l’attuale sutuazione che ci vede infima minoranza nel paese e succubi di un nanetto malefico e del suo entourage di servi e puttane.
Non dimentichiamo il 25 aprile, scendiamo compatti in piazza.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Massimo Di Antonio – Segretario PRC Asti