Posto che non riuscirò mai a coltivarlo come vorrei, vedo di impararmi "bene" una ricetta alla volta. Per adesso ho imparato bene il pesto alla genovese e anche l'amatriciana. Guardate che bel sughino m'è venuto fuori!?
Si fa così: padella grande,piccolo spicchio d'aglio i pezzettini, 1 filo d'olio extravergine (facciamo 2 fili va), guanciale in cubettini…
Lasciatelo lì a fuoco basso basso basso. Quando sfrigola, un bicchiere di vino bianco (va bene il tavernello). Momento… il vino bianco dovete metterlo nella padella, non berlo. Ve lo dico perché io l'ho bevuto e faceva schifo. Mettetelo in pentola.
Dopo 5 minuti, mettete dentro un barattolo di pomodoro e mescolate col cucchiaio di legno, sennò mi segnate la pentola e bestemmio come vecchio che perde a briscola. Lasciate che il fuocherello faccia il suo dovere per una mezzoretta circa, anche 40 minuti, sempre a fuochino basso. Quando fa un po' di bolle, mescolate.
Io non ci metto il sale, ma magari un pugnettino è ok. Fatto il pugnettino, mescolate con 2-5 cucchiai di pecorino romano (che è bello salato, ecco perché niente pugnettino).
Tocca alla pasta. Il bucatino ci mette circa 6 minuti. Fatelo al dente e buttate tutto in padella, mescolate e strafocatevi.
Adesso mi compro anche il libbrino e ci scrivo sopra le ricette così non me le dimentico.
Vabbè, ve lo posso dire: ho intenzione di sostituire la Clerici in tivù, così non solo vi spacco le palle qui e su facebook, vi tocca anche sorbire le mie boiate all'ora di pranzo.
La morale: fra bei culi e arte culinaria, parliamo poi sempre di culi.
Charlie