Davanti a quali domande ci pone la morte di un artista? Perché la morte è un fatto quotidiano e presente in natura. Tutti siamo destinati a morire, prima o poi, che ci piaccia o meno, ma è l’inesorabile sorte che a tutti tocca, per essere nati in prima linea, come disse una volta un saggio poeta.
La morte di un artista ci scuote, ancora di più se ha rivestito tale importanza nel mondo dell’arte e se il suo lavoro è arrivato a penetrare l’anima di molte persone. Probabilmente l’arte è l’unico mezzo di affermazione contro la morte, un modo di fissare la vita e di renderci immortali sulla Terra. Può sembrare romantico e addirittura un cliche, ma chiunque ha trovato nell’arte un rifugio dalla vita quotidiana, un mezzo per affermarsi e pensare in un modo diverso. Un vero artista riesce a suscitare emozioni che ci portano lontano. Antoni Tapies è stato uno di questi artisti.
Tapies nacque a Barcellona in un famiglia di classe media. Dopo aver sofferto di una malattia polmonare l’artista si appassionò sempre di più alla lettura, così come al disegno e alla pittura. Più avanti, senza pensarlo, lasciò gli studi in legge per dedicarsi completamente all’arte. Durante gli anni ’40 cominciò ad affermarsi nel mondo dell’arte e a esibire sempre più opere ricevendo un riconoscimento da parte della critica che è durato fino al giorno d’oggi. Il racconto della sua vita si trasferisce ora alle sue opere e in esse Tapias ha vissuto e vive oscillando come un ponte.
Tapies comincia cercando un senso alla materia, ai rifiuti, alla terra, alla polvere e a tutto ciò che forma la superficie in cui viviamo. I suoi quadri, in cui inserisce e utilizza questi elementi, sorprendono per ciò che vogliono comunicare. Ogni tratto che Tapies traccia è uno sforzo volto a perpetuare la materia che sfugge, vale a dire l’essenza stessa dell’esistenza che ci circonda. Dietro al messaggio che Tapies portava nei suoi quadri di parole, nei tratti, nelle macchie e nelle tele, prevale lo sforzo di creare un vincolo più grande e profondo con le cose materiali, con l’ambiente che ci circonda e che tocchiamo in quanto corpo; prevale lo sforzo di portare questo vincolo ad altre relazioni simboliche sovversive e poetiche. Il percorso e la conoscenza prodotti da quest’opera importante li potete trovare alla Fundación Tapies nel centro di Barcellona. Per maggiori informazioni: http://www.fundaciotapies.org/