Catania, un altro maxi colpo alle organizzazioni criminali, arrestato uno dei più giovani e più pericolosi latitanti italiani. Antonino Arena, 32 anni, catanese, latitante per due anni era tranquillamente al riparo nella “sua” Librino. E’ stata la Squadra mobile di Catania a mettergli le manette. Antonino è figlio di Giovanni Arena, un superlatitante di cui le tracce si sono perse nel 1993, è dal dicembre 1993 che, durante un blitz contro Cosa Nostra di Catania, Orsa Maggiore, il mafioso fa perdere le tracce. Arena Giovanni, è ritenuto esponente della cosca Santapaola, molto legato alla “famiglia” ovvero il clan Sciuto Tigna. Benchè latitante, Giovanni viene condannato all’ergastolo il 28 maggio 2003 nel processo Orione 5, per l’uccisione di Maurizio Romeo, esponente della cosca dei Ferrera, noti come ‘Cavaduzzù, avvenuto ad Aci Castello il 31 ottobre 1989. La famiglia Arena, probabilmente grazie ad Antonino continua a controllare lo spaccio a Catania, mentre, sembra che il suo maggiore “covo” e roccaforte sia il “palazzo di cemento” di viale Moncada 3, lo stesso palazzo abitato per lo più da disperati ma anche da persone ben note alle forze dell’ordine e sgomberato due mesi or sono.E’ stato proprio Giovanni Arena, con la collaborazione dei figli, a creare il “sistema spaccio” a Librino, che consentiva di muovere anche 50 chilogrammi al mese di marijuana. L’anno scorso Antonino Arena aveva subito un altro duro colpo dalla polizia: il sequestro di due chioschi bar intestati alla moglie e alla sorella, che secondo gli investigatori servivano anche da basi di avvistamento.
Related content:
- Per Bismarck i trattati erano solo “pezzi di carta”. Per il Parlamento italiano no.
- Il lavoro migrante secondo Forlani
- Kusa bi-jubn- zucchine con il formaggio
- Per il diritto dell’abitare, se ne parla domani a Sassari
- Israele impedisce l’accesso ai Delegati Unesco al pari di Freedom Flottilla