“Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti”
Sulle note di Battisti si è aperta la sfilata di Antonio Marras A.I.2011-12, dedicata a sua madre.
Lo stilista non si smentisce mai, la sua ricrca di dettagli, tessuti, inserti preziosi per le giacche ampie e i cappotti spesso lunghi fino a terra. Mi piace sempre, per il suo senso scenografico; lui non crea solo abiti ma immagina un mondo intorno, riscostruisce con sapienza e gusto un’atmosfera.
Trionfa il nero, in versione leggera e scivolosa per i long dress e di carattere per i coat, impreziositi di fiori in stampe e applicazioni. C’è un gusto romantico e retrò lungo tutta la collezione fino agli abiti color avorio. Grigio scuro, rosso cupo; lana, velluto e inserti di pelliccia.
In chiusura il fondale, patchwork di piccoli pannelli stampati, si apre e lascia spazio ad un gruppo di modelle in divisa: vestiti scamiciati con gonna longuette e colleti bianchi, un’immagine dal sapore severo, fatto di rigore ma intriso di sentimento.