È scomparso stamani a Lisbona Antonio Tabucchi, il massimo esperto italiano di letteratura portoghese. Nato a Pisa, durante il periodo universitario nella città toscana viaggiò in Europa e scoprì per caso a Parigi l’opera di Ferdinando Pessoa, il poema Tabacaria tradotto in francese da Pierre Houcarde, e da allora si specializzò nello studio e nella traduzione del grande poeta lusitano. Nel 1969 si laureò a Pisa con una tesi sul Surrealismo in Portogallo. Si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa negli anni ’70 e nel 1973 viene chiamato ad insegnare Lingua e Letteratura Portoghese a Bologna. È autore di numerose opere, quali Piazza d’Italia (Bompiani, 1975), Il piccolo naviglio (Mondadori, 1978), Notturno indiano (Sellerio, 1984), Piccoli equivoci senza importanza (Feltrinelli, 1985), ma è solo nel 1994 che ottiene il successo editoriale con il romanzo Sostiene Pereira (Feltrinelli). Proprio a partire dal 1994 la testimonianza letteraria e politica di Tabucchi si è legata indissolubilmente alla lotta contro il berlusconismo e i tentativi da parte del centro-destra italiano di limitare le libertà civili e di stampa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tabucchi
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