di Giuseppe Leuzzi. Il Monte dei Paschi ha comprato Antonveneta a scatola chiusa, non sapeva cosa c’era dentro.
Alessandro Daffina, capo della banca Rothschild Italia, lo dice senza scandalo a Federico De Rosa sul “Corriere della sera”, e la cosa è già indicativa dell’etica negli affari. Il Banco Santander, che vendeva Antonveneta, non ne aveva ancora il controllo, non aveva accesso alla contabilità della banca, Mps comprò a scatola chiusa: “Santander “non aveva ancora il pieno controllo di Antonveneta e non poteva consentire una due diligence a favore dell’acquirente. Nemmeno loro l’avevano fatta”. Non è il solo motivo criminale – non perseguito. Rotschild Italia è la banca che ha gestito l’acquisto di Antonveneta per conto di Abn Amro. Con una campagna mediatica che ha portato alla cancellazione di ogni potere – la moral suasion – della Banca d’Italia, con l’incriminazione e la condanna del governatore Fazio che si opponeva. Rothschild portò Abn Amro a pagare Antonveneta 7,5 miliardi. Che dopo un anno i raider di Abn Amro, le fallimentari Rbs e Fortis col Santander, valutarono 6 miliardi. E dopo un mese, meno, la stessa Rothschild fu in grado di appioppare a Mps per “circa 9 miliardi”. Daffina è onnipotente? Featured image, una bellissima immagine della sede centrale della Banca Monte dei Paschi di Siena. Autore Tango7174, opera propria, fonte Wikipedia.Tagged as: Attualità, crisi, digital journalism, Economia, Giornalismo online, giornalista digitale, mps, Rosebud - Giornalismo online
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