In realtà sono vampire
Blue straggler, le chiamano. Che potremmo tradurre come “vagabonde blu”. Sono, appunto, blu. E giovani. Molto giovani. Ma solo in apparenza, ché di fatto sono vecchie. Molto vecchie. Ma, se così è, come sono riuscite a ringiovanire? Lo racconta “Nature”.
NGC 188 è un ammasso stellare aperto nella costellazione di Cefeo, nei dintorni del Polo Nord celeste. E’ antico, perché antiche sono le sue 3.000 stelle. Ma non, in apparenza, le sue blue straggler. E proprio su 21 di loro, per capire come mai appaiano giovani stelle che in realtà dovrebbero essere vecchie, si sono concentrati Aaron M. Geller, della Northwestern University, e Robert Mathieu, dell’Università del Wisconsin a Madison. Nell’ambito del WIYN Open Cluster Study, le hanno osservate con il telescopio WYIN sul Kitt Peak, in Arizona. Il loro scopo era mettere alla prova una delle tre teorie formulate finora. Le blue straggler sono il frutto di una collisione fra stelle? Oppure di una fusione più soft? Oppure appaiono giovani perché hanno strappato materia da qualche stella loro compagna?

NGC 188 è un antico ammasso aperto. (Cortesia: T. Credner/S. Kohle)
Continua… (Corriere del Ticino)