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Anziani e farmaci, troppi errori su terapie e dosi

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Anziani e farmaci, troppi errori su terapie e dosiColore, grandezza, dimensioni, scritte troppo piccole, pillole non numerate: tutti elementi delle confezioni dei farmaci che mandano in confusione l'anziano. Il risultato è che circa la metà degli over 75, cioè 3 milioni (su una popolazione di 6 milioni), spesso sbaglia dosi e terapia. E' quanto emerge da una ricerca della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), effettuata in collaborazione con Data analysis, presentata al convegno della Sigg appena conclusosi a Milano.
La ricerca, conclusa a luglio 2012 su 1500 anziani con più di 75 anni sulla base di questionari concordati con i geriatri, si è concentrata sul loro rapporto nella gestione con il farmaco e gli errori commessi. Il campione, intervistato telefonicamente, era composto da persone che seguivano una terapia con almeno uno o più medicinali. In ben sei casi su dieci soffrivano di due o più malattie mentre uno su tre di almeno una patologia.
In base ai dati raccolti circa la metà degli over 75, ben 3 milioni di italiani, sbaglia dosi e terapia. Nella maggior parte dei casi gli anziani intervistati si lamentano di non aver a disposizione medicinali semplici da riconoscere, in confezioni facili da manipolare, con nomi chiari e foglietti illustrativi che non diano adito a dubbi.
Gli errori possono riguardare sia l'assunzione delle pillole che dei medicinali in gocce. Le pillole dei diversi farmaci possono avere forma, dimensioni e colori molto simili tra loro, tanto che può risultare molto semplice scambiarle. Un simile errore può avvenire anche a causa delle scritte e dei colori che possono rendere le confezioni di due diversi farmaci quasi identiche e quindi facilmente confondibili.
Un ulteriore problema, che non andrebbe sottovalutato, riguarda il conteggio delle gocce. Non sempre esse fuoriescono facilmente dalla confezione e a volte sono così piccole e trasparenti da rendere difficoltoso tenerne il conto mentre ci si trova a versarle in un bicchiere. Di conseguenza, un anziano su due rischia di trovarsi in difficoltà con l'assunzione corretta dei propri farmaci e nel seguire le terapie prescritte da parte del medico.
La situazione può aggravarsi nel momento in cui l'anziano, soprattutto se solo e senza aiuto da parte dei parenti, deve assumere diverse tipologie di medicinali ad ore precise del giorno. Vi possono essere delle dimenticanze o gli anziani possono confondere le dosi prescritte per un farmaco con quelle relative ad un altro medicinale. Per questo essi andrebbero seguiti con maggiore attenzione.
L'indagine ha anche rilevato l'uso dei farmaci generici, scoprendo che, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione, solo il 30% dei 6 milioni di over 75enni conosce i generici, e circa 900mila li usa. Il resto si serve dei farmaci 'griffati', piu' costosi. La spesa media annuale del Servizio sanitario nazionale per ciascun anziano over65 e' di circa 900 euro, di cui solo il 18% (poco piu' di 100 euro) e' per i generici. A cio' si deve aggiungere la spesa privata, cioe' di tasca propria, per gli anziani che e' di 7 miliardi di euro l'anno, piu' 1 miliardo per integratori.
Nel corso dell'indagine è anche emerso che nella maggior parte dei casi la figura del geriatra è praticamente sconosciuta agli anziani. Solo un intervistato su tre ha dichiarato di essersi rivolto allo specialista per un consulto. Il geriatra è il medico che più di ogni altro è in grado di gestire la complessità delle terapie nell'anziano, è lo specialista preposto alla valutazione della situazione complessiva del paziente anziano ed è l'unico in grado di decidere al meglio quali siano le terapie imprescindibili e quali, invece, possano essere tralasciate senza grossi rischi per la qualità di vita e la sopravvivenza.
Gli esperti spiegano che il 45 per cento degli anziani assume farmaci in maniera inappropriata, per il colesterolo alto o per ridurre la coagulazione del sangue, per la gestione di malattie quali: diabete, scompenso cardiaco o ictus. La situazione migliora considerevolmente se il paziente è affidato al geriatra. Ben un paziente su cinque assume più farmaci di quanti dovrebbe, i più esposti a questo problema sono i pazienti con diabete, i cardiopatici, i pazienti con condizioni neurologiche come il morbo di Parkinson, ma, sottolineano gli esperti, il consulto con un geriatra riduce il pericolo di politerapie eccessive.
Il problema farmaci e anziani non va sottovalutato se si considera che nel nostro Paese quasi una persona su cinque ha un'età superiore ai 65 anni, mentre una su venti supera gli 80 anni. Purtroppo con l'aumentare dell'età si è più soggetti a una serie di malattie legate all'invecchiamento. Per invecchiare bene è adottare uno stile di vita sano che includa una regolare attività fisica, un'alimentazione sana, varia ed equilibrata e, soprattutto, l'astensione dal fumo. E anche, aggiungiamo, utilizzare i farmaci in maniera appropriata.
Pharmastar


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