Terrorizzato dall'ora di punta e dal fatto che "A ROMA I MEZZI NUN FUNZIONANO E NUN ESISTONO" parto dal lavoro quasi un'ora prima. C'erano tante alternativa. Ad esempio prendere il 33 fino a Valle Aurelia (o a Cipro) e poi la metro A fino a Piazza di Spagna. O il 792 fino a Cornelia e poi sempre in metro fino a Spagna. Alla fine ho optato per il tram 8. Il timbro del biglietto (avvenuto pochi istanti dopo l'arrivo in fermata per fortuna) è delle 19.04.
Nonostante, come mi dicano gli indicatori delle Google Maps, la zona sia molto trafficata evidentemente tutti godono a stare in macchina visto che il tram parte (ovviamente) vuoto, ma resta (sorprendemente) vuoto fino al capolinea.
Alla partenza
All'arrivo
A proposito di capolinea, ci arrivo alle ore 19.33. L'8 purtroppo ci impiega una vita: quasi 30 minuti per fare tutto il percorso. E questo per colpa del fatto che il tram non abbia semafori asserviti e sia costretto a fermarsi ai lunghi semafori di Piazzale Dunant, Ministero dell'Istruzione e Stazione Trastevere come se fosse un mezzo privato qualsiasi. Un vero peccato. A quel punto chiedo un suggerimento a Moovit: non conosco quale bus va dove, ignoro completamente la materia, ma ora c'è tutto un universo di applicativi smart che permettono a chiunque di avere queste informazioni con tanto di assistente digitale che ipotizza per te le strategie di mobilità da seguire. Una cosa non da poco.Moovit (uso Moovit perché la app ufficiale di Atac, che pure ho scaricato, non merita commenti perché seguirebbe una querela per diffamazione a mezzo stampa...) mi comunica che per arrivare a destinazione, a Via Ludovisi, mi conviene portarmi all'inizio di Via del Corso e da lì aspettare praticamente un autobus qualsiasi e poi scendere a Via Veneto. Così faccio: il 160 arriva subito: zero attesa. Sono come si può vedere dalla foto le 19.37. Siamo partiti 33 minuti fa da una zona piuttosto decentrata e siamo già a bordo di un bus a Via del Corso di fronte a Palazzo Chigi. Ma non s'era detto che i mezzi pubblici, specie in ora di punta, sono infrequentabili e che i romani "sono obbligati" a prendere l'auto? Certo c'è da dire che il 160 era in condizioni un po' particolari, diciamo un po' vintage...
Il bus corre per Via del Corso, gira per Largo Chigi, sale per il Tritone, circumnaviga Barberini e sale per Via Veneto. Sono arrivato.
Scendo e sono le 19.45: sono a 4 minuti a piedi dalla destinazione e ho un dannato anticipo. Tempo di percorrenza 41 minuti. Probabilmente leggermente di più del motorino (ma proprio leggermente), ma con costi inferiori, stress inferiore, opportunità superiori, ad esempio e come ho fatto, di fare cose, telefonate, sbrigare lavoro durante il viaggio. Insomma sono arrivato alle 19.45 spendendo 1,5 euro e senza dovermi mettere a controllare 40 minuti di e-mail arretrate mentre magari col motorino sarei arrivato alle 19.40 ma con la necessità di riservarmi qualche minuto di lavoro. E allora chi ha risparmiato tempo? Ma c'è una riflessione da fare: i tempi del mio spostamento sono stati dignitosi - anzi buoni - perché? Semplice: perché i mezzi che ho utilizzato hanno viaggiato tutti o in corsia preferenziale o in strade prive di sosta ai lati (Corso, Tritone). Ecco perché sono andato spedito. Ed ecco perché non è affatto vero che si usano le auto perché il trasporto pubblico non funziona, ma il rapporto causa effetto è inverso: si usano le auto E QUINDI si condanna il trasporto pubblico a non funzionare. E' diverso, no? Ed ecco perché è fondamentale togliere le auto dalle strade (specie le auto in sosta) e fare corsie preferenziali dovunque. Un piccolo investimento che rivoluzionerebbe la città e le pessime abitudini dei suoi cittadini. Perché non si fa? Quando supereremo questa tara culturale che ci vede unici in occidente?
Col tempo risparmiato poi si può sempre dedicare 5 minuti alla documentazione delle condizioni invereconde di Via Veneto. Una delle strade iconiche del pianeta Terra trasformata in bidonville a causa delle auto parcheggiate dovunque. Con le rampe di carico e scarico dei grandi hotel tramutate in informi parkin abusivi. Era la strada più elegante d'Europa, oggi pare Mogadiscio e tutto per colpa delle macchine. Ma d'altronde questi 'poveri' automobilisti hanno ragione: "i mezzi a Roma non funzionano...".
Arrivo di fronte all'albergo alle 19.57. Fin troppo puntuale, ma soprattutto non puzzolente di smog e non stressato dal traffico. Dopo la bella serata le note dolenti però, attenzione, arrivano per la strada di ritorno. Si tratta di tornare da Via Ludovisi a Porta Maggiore. Un tratto davvero breve. Rinunzio alle linee notturne (ma forze sbaglio, avrei dovuto provare) e opto per mezzi alternativi. Guidare per un pezzetto così piccolo con una mano sola? Proviamo. Ma Car2Go e Enjoy, che mi avrebbero permesso di tornare a casa con 3 euro non ci sono nei paraggi. Uber, che mi avrebbe portato a casa con 8 euro netti, non c'è e non ha auto disponibili. Non resta che il taxi. Mi porto su Via Sistina, aspetto pochi minuti, passa una Mercedes ultradecennale, alzo la mano e si parte per il banale percorso Sistina-Quattro Fontane-Viminale-Santa Maria Maggiore-Piazza Vittorio-Santa Croce. Per la 'modica' cifra di 11,30 euro per 3200 metri di percorso. Con le nuove tariffe notturne a Roma ti senti semplicemente DERUBATO.
Uno scempio totale, frutto della follia alemanniana orientata dalla pazzia di alcuni rappresentanti dei taxisti, che danneggia in primis in tassisti che a queste condizioni vengono utilizzati in maniera marginale e turistica e non come strumento di mobilità integrata come accade in tutto il mondo. E' proprio a causa di questa parte finale, di questo 'ultimo miglio' del viaggio che spesso molta gente è forzata a iniziare, a monte, il proprio viaggio con il mezzo privato. Perché poi sa che alla fine, anche se tutto funziona, c'è la sola. Una persona normale la prossima volta, dopo questa esperienza, non solo non salirà mai più su un taxi, specie di notte, ma probabilmente prenderà l'auto e la parcheggerà come gli incivili che vedete sopra, sulle strisce di fronte al parking Ludovisi (tra l'altro dotato di tariffe onestissime). Perché tanto a comportarsi male non si paga mai e a comportarsi in maniera occidentale si prendono le sole come quella che vedete nella ridicola e irregolare ricevuta qua sopra. Naturalmente non è colpa del tassista, sia chiaro, che è stato super veloce, cortese e professionale. E che aveva accesa Radio24, non la Radio de Marione... E ora via ai soliti commenti.