Porte Pretoriane: un angolo buio!
Si vogliono valorizzare gli angoli più trascutrati della città con un progetto che vede coinvolti il Comune e la Regione: si chiamerebbe Aosta: museo a cielo aperto. Naturalmente è stata individuata una persona che coordini il tutto e presi impegni con la Sovrintendenza. Sembrerebbe un bel progetto. Non siamo contrari a queste iniziative: siamo stanchi. Sembra una gara a chi più le spara, ricerca affannosa di un’idea vincente, dimostrazione di vitalismo culturale, forse è così, ma è cosa certa che tutta questa energia è dettata da ignoranza. Quella profonda. Quella che mai più si potrà colmare. Quella che non si riconosce tale. Propongo fra gli angoli dimenticati e trascurati le Porte Pretoriane, dove da sempre stazionano i bidoni delle immondizie; la piazza Narbonne con i faretti dell’illuminazione tutti rotti, le panchine unte e scheggiate; piazza Caveri diventata un pollaio; via antica Zecca con il suo rivolo fangoso; piazza Roncas dalle mille panchine e fioriere di cemento; le aiuole cittadine, cacatoi per cani… . Per finire propongo la città intera.
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