Magazine Cinema
La famiglia White è formata dal padre Alan, dalla figlia Caitlin , adolescente ribelle come poche, ma forse è solo una maschera che indossa nel rapporto col padre, e dal piccolo Benny.
La madre è morta in un incidente automobilistico e da allora in casa avvengono strani fenomeni.
Ma forse avvenivano anche nell'altra casa da loro precedentemente abitata.
Il team di studiosi cerca di dare una risposta a tutti i loro dubbi e a tutte le loro paure...
Qualche tempo fa, in pieno trip di playlist domenicali, compilai una classifica su quelli che per me erano i migliori film horror del genere mockumentary / found footage sottolineando che spesso la distinzione è veramente ardua.
Girando per internet , per confrontare la mia classifica con quelle compilate da altri siti, in alcune di loro vidi molto quotato questo film di cui, francamente, ignoravo l'esistenza.
Un film scritto da uno sceneggiatore che aveva appena vissuto il suo momento di gloria con la regia di Buried e che subito dopo Apartment 143/ Emergo avrebbe sceneggiato e diretto Red Lights, curioso thriller anche quello concernente il paranormale da una prospettiva perlomeno curiosa.
Due considerazioni da fare : nonostante sia un film prodotto praticamente da un team ispanico e girato in Spagna questo film, girato in inglese, è una perfetta simulazione di found footage americano, la seconda è che nonostante tutti gli sforzi per renderlo un minimo originale, il film di Carles Torrens appare , purtroppo per lui, drammaticamente fuori tempo massimo.
Si nutre cioè di tutti quei cliché che , volenti o nolenti, sono stati codificati dalla sag(r)a di Paranormal Activity e relativi epigoni con la classica telecamera che rileva paurosi bordelli che avvengono proprio dove non dovrebbero.
Continuo a pensare che potenzialmente il genere del found footage / mockumentary sia adattissimo al genere horror e che possa essere il più genuinamente spaventoso ma ci continuiamo a trovare di fronte a produzioni , grammaticamente corrette come questo Apartment 143, che non hanno nulla di nuovo da dire e da dare al genere se non qualche spavento preconfezionato e qualche boo sequence che fa il suo porco lavoro ma che non fa alzare di certo la valutazione di questo film.
Apartment 143 è un film giocato sull'attesa esattamente come lo era Poltergeist a cui si richiama piuttosto esplicitamente ( e parliamo di un film dell'82 ) e come lo stesso Paranormal Activity.
Insomma uno sta lì ad aspettare le apparizioni fantasmatiche del gran cornuto o dei suoi attendenti e perché ti sembra di essere stato preso per il naso e tutto ti viene servito su un piatto d'argento e anche in abbondanza, non come succedeva nei film dell'infido Oren Peli.
Senza neanche attendere chissà quanto, tutto ti viene spiattellato in faccia , subito senza tanti preamboli.
Torrens e il suo team ti sbattono in faccia anche il demone in un finale perlomeno brusco e frettoloso, adrenalinico il giusto ma che ha un tremendo retrogusto di deja vù.
Apprezzabile lo sforzo di dare un background ai vari membri della famiglia White, la creazione di un minimo di dinamica tra i loro personaggi e apprezzabile anche il tentativo di affrontare il tema del soprannaturale con una certa cognizione di causa e non superficialmente come tanti altri film del genere.
Il problema di Apartment 143 / Emergo è che non ha le spalle sufficientemente larghe e la personalità per emergere dal mare magnum del genere in cui è inserito.
Fosse stato prodotto prima del 2007, chissà forse ora staremmo a parlare di un altro film.
Oggi come oggi appare come un compitino svolto decentemente e nulla più, svolto meglio e prima da molti altri...
PERCHE' SI : approccio al tema del soprannaturale un minimo circostanziato, apprezzabile il tentativo di dare una profondità ai vari componenti della famiglia White, la regia svolge il suo lavoro nel fare accumulare adrenalina
PERCHE' NO : simulazione di film americano, finale brusco e frettoloso, classico film arrivato fuori tempo massimo.
( VOTO : 5 + / 10 )
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