Tutti abbiamo avuto l'amico pirla che indossava una maglietta da pirla del tenore Steve Jobs for President, o almeno conoscevamo chi l'avrebbe condivisa. Persone per le quali il fondatore di Apple non era un imprenditore qualsiasi, cioè uno interessato (solo) a fare profitti vendendo a caro prezzo ammennicoli tecnologici, che certo funzionavano meglio dei Windows, ma sai che vanto (cosa poteva mai funzionare peggio?). No. I suoi prodotti erano capolavori assoluti d'estetica, utilità e avanguardia, un uomo simile non poteva che volere il bene del mondo. Un benefattore dell'umanità, quindi, un filantropo benché imprenditore, incredibilmente in grado di conciliare la cosa con l'altruismo più progressista e disinteressato. Insomma un mito.
Secondo loro Steve Jobs e la Apple non sbagliano: indicano il futuro facendo già da oggi, coi loro prodotti, il bene dell'umanità, anzi, è impossibile che ne vogliano il male. Ciò ha risparmiato a costoro, che fortuna! eventuali apateporie sulle condizioni dei vari lavoratori Apple o dell'indotto, più tutta una serie di cadute di stile che il signore di cui sopra poteva francamente risparmiarci. Ma, almeno secondo la nostra testimonianza oculare, non s'è trattato di osnoblosi - perlomeno non nella norma - bensì di semplice illusione, pia da rasentare il mistico quando non scadere nel patetico. Capita, quando si nega l'umanità di un uomo.
Non escludiamo che probabilmente alcuni di loro possano aver avuto un'apateporia diretta, sulla propria pelle, la mattina del 29 settembre.
Dovremmo già tutti sapere a che disastri porta una delle pratiche più perverse e autolesioniste dell'umanità, il conformismo. Ciò che è forse meno chiaro sono le dinamiche che ad esso conducono: scarsa autostima, senso di inadeguatezza, debolezza intrinseca o semplice stupidità unita alla deprecabile tendenza alla deresponsabilizzazione?
Com'è, come non è, l'essere stati in quella fila non ha portato vantaggio alcuno a nessuno, se non il mero riconoscimento sociale di autoazzeramento per uniformità al gruppo, ovvero cieca adesione al mito. Un valore evidentemente altissimo per chi, credendosi Mutantropo (del 2° tipo, o mediocre) nel suo nome, non solo ha perso una notte di sonno, ma l'ha anche pagato più che altrovunque in Europa! e non per italica tassazione malandrina, ma per PRECISA STRATEGIA COMMERCIALE APPLE.
Ora queste persone hanno vissuto la sinesteticissima esperienza dell'azienda-incarnazione del Mito che non persegue il loro bene. Alcune se lo giustificheranno con la prematura scomparsa del summenzionato, altre saranno così ottuse o anestetizzate da non voler comunque vedere, altre ancora diverranno osnoblotiche, della fattispecie "da cuore infranto". E in quante avranno veramente aperto gli occhi?
Il saperlo potrebbe suggerire un'idea a un'eventuale Sinestesopera. ;)