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Apertura degli archivi delle stragi che hanno insanguinato l’italia

Creato il 30 aprile 2014 da Speradisole

APERTURA DEGLI ARCHIVI

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Il 22 aprile 2014, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha declassificato gli atti relativi alle stragi che hanno insanguinato l’Italia nel suo decennio più torbido. Ha firmato alla presenza del sotto segretario Marco Minniti e del direttore del Dis Giampiero Massolo, la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi a otto stragi: Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, Stazione di Bologna, Rapido 904.

Questa decisione, per nulla scontata, mi ha particolarmente colpito perché finalmente si potrà conoscere qualcosa di più di quello che successe in quelle stragi e dopo per conoscere meglio anche tutti i depistaggi che ne sono seguiti.

Si tratta di materiale segretato su cui non c’è il segreto di Stato.

Per il solito crinito grillo, che spara sempre al contrario, tutto è “un bluff”, anche in questa occasione ha perso l’opportunità di tacere.

Staremo a vedere, intanto saranno messe a disposizione degli storici, dei giornalisti, degli studiosi documenti importanti tenuti sotto chiave per decenni nei ministeri, nelle prefetture, negli archivi dei servizi segreti e delle forze di polizia.

A me sembra una grande e bella cosa, sapere e conoscere, per poter giudicare ciò che è stato fatto.

Mi interessa, in particolare, la strage del Rapido 904, perché in quella carneficina morì la figlia di un carissimo conoscente, vicino di casa. Della ragazza non si è trovato più nulla, come se fosse sublimata. Con lei, in quella strage, morì tutta la famiglia, a poco a poco, consumata dal dolore.

Rapido 904. Il 23 dicembre 1984, galleria di San Benedetto Val di Sambro. 17 morti, 267 feriti. Condannati in via definitiva Pippo Calò, il cassiere della mafia e il suo braccio destro Guido Cercola, che si suicidò in carcere nel 2005. Una strage terrorista-mafiosa che il prossimo 13 maggio avrà un’appendice davanti al tribunale di Firenze. Imputato: il capo della mafia Totò Riina. Dice Rosaria Manzo, dell’Associazione famiglie: «Da tempo chiediamo che vengano provati i collegamenti con la strage di via D’Amelio (1992) e quella dell’Addaura (1989). Fu una strage ibrida: mafia, camorra, d’impronta terroristica, la prima per la quale venne usato il telecomando»

Forse la desecretazione di questi documenti potrà far luce anche sui collegamenti supposti dalla Signora Rosaria Manzo.

 Elenco delle vittime rapido 904

  • Giovanbattista Altobelli (51)
  • Anna Maria Brandi (26)
  • Angela Calvanese in De Simone (33)
  • Anna De Simone (9)
  • Giovanni De Simone (4)
  • Nicola De Simone (40)
  • Susanna Cavalli (22)
  • Lucia Cerrato (66)
  • Pier Francesco Leoni (23)
  • Luisella Matarazzo (25)
  • Carmine Moccia (30)
  • Valeria Moratello (22)
  • Maria Luigia Morini (45)
  • Federica Taglialatela (12)
  • Abramo Vastarella (29)
  • Gioacchino Taglialatela (50 successivamente)
  • Giovanni Calabrò (67 successivamente)

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