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Apologia della privacy violata (ovvero ecco a voi il reality più peloso della storia)

Creato il 11 marzo 2011 da Ilgrandemarziano
Apologia della privacy violata (ovvero ecco a voi il reality più peloso della storia)Tutto ciò che è preso di nascosto ha un sapore più dolce. È qualcosa che ha a che fare con la delizia del furto. Il brivido di piacere dell'orecchio appoggiato contro la porta e captare bisbigli. L'emozione di essere scoperti e, nel contempo, quella di conoscere in via esclusiva un segreto rimasto finora inviolato, sconosciuto. Un segreto che potrebbe anche non esserci, ma si sa che al di là della porta chiusa, anche le cose più ordinarie diventano rivelazioni da togliere il fiato, mentre quelle più straordinarie sono capaci a volte di suscitare oltraggiosi ricatti, altre volte di avviare indagini giuridiche o, assai più raramente, come in questo caso, di riconciliare l'anima con il mondo. Del resto quante volte la porta ha i contorni di una tana?
C'è da dire che senza dubbio la tecnologia ha spazzato via il vecchio fascino dell'occhio dal buco della serratura, lasciandolo prerogativa infantile, ma ha permesso cose che fino a poco tempo fa erano impensabili. Come per esempio quella di sistemare una webcam all'ingresso della tana di un'orsa e permettere così di seguirla lungo tutto il suo letargo invernale. Dunque assistere mentre partorisce, accudisce i cuccioli, li nutre, li pulisce e gioca con loro. Se fosse un programma tv si potrebbe chiamare Il Grande Orsetto. È invece il caso dell'eccezionale attività di monitoraggio che il North American Bear Center ha avviato già dallo scorso inverno, quando l'orsa Lily partorì la piccola Hope. Quest'anno la situazione si è ripetuta e la popolazione della tana è ulteriormente aumentata e a Lily, Hope (che a un anno vive ancora con la mamma) si sono aggiunti due nuovi cuccioli, Jason e Faith.
Perché, forse l'avrete capito da altri post che avete visto passando di qui, noi marziani abbiamo un debole per i vostri orsi. Li troviamo molto più veri di voi (ma anche di noi) e ci capita, quasi a tradimento, di scoprirci a invidiarli. Per la totalità della loro indipendenza, per la loro prerogativa di essere veri oltre ogni possibilità, sia nelle manifestazioni di violenza selvaggia, sia in quelle di tenerezza estrema, per la loro opportunità di non doversi scontrare col compromesso e l'inganno, per la loro immunità alle manipolazioni, per la loro capacità di essere perfettamente liberi e dunque anche - forse - felici.
Senza contare che, proprio come noi marziani, non avendo proprio niente da nascondere, non sentono il bisogno di un ddl contro le intercettazioni o di una riforma epocale della giustizia.

[Nota: A dispetto delle facili compiacenze ruffiane che queste immagini straordinarie possono suscitare, questo post nasce come un appunto da mettere da parte e poter così ritrovare in qualunque momento, come una medicina contro lo stress, la presunzione, l'avidità, la frustrazione, la voglia di guardare la tv e il desiderio di un'automobile ultimo modello.]

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