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Appalteranno anche l’al di là: gara europea al cimitero, escluso Caronte

Creato il 15 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Caronte non farà parte del city branding cremonese, come giusto, ma i suoi servizi di traghettamento e gestione del traffico di sola andata verso l'al di là, non sono contemplati neanche del capitolato speciale della gara europea che il Comune di Cremona sta preparando per assegnare la gestione delle operazioni cimiteriali. Chi aveva auspicato che l'amministrazione Galimberti si avvalesse dell'impegno dell'antico volontario (definizione già oggetto di dubbio) resterà deluso. Non c'è criterio legale che ammette la prestazione di un simile individuo: il personaggio dantesco infatti traghetta sì con efficienza, tuttavia ha l'esclusiva soltanto poetica e non legittimata da norme europee del trasporto delle anime verso una sola destinazione possibile, la peggiore in assoluto, cioè l'inferno, che il Comune di Cremona non può certo prendere in considerazione neppure come eventualità, perché nella stessa visione dantesca la condanna alla pena eterna prevede la sentenza inappellabile di un giudice non riconosciuto dallo Stato italiano né dall'Unione europea. E' appunto un giudice di fronte al quali non si ha diritto di difesa, inoltre la sua esistenza e sede sono leggendarie ovvero argomento di discussione di cose religiose o di auspici privati. Mandare all'inferno rimane certo un'opportunità per quanto sconsigliabile, limitata agli animati dibattiti tipici di questi tempi. Il Comune di Cremona, dunque, ha scelto di indire una regolare gara europea, dopo un affidamento temporaneo da febbraio a giugno. A margine, l'esclusiva di Caronte, definito "Caron dimonio", dunque inadeguato a prestare servizio per il Comune, risulta dai versi seguenti.
Come d'autunno si levan le fogliesimilemente il mal seme d'Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.
l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
(Segnalo infine l'attribuzione al ramo di una percezione visiva delle sue foglie cadute a terra. Percezione ma non un esplicito dolore, perché, si può dire, la caduta delle foglie appartiene alla stessa condizione naturale propria del ramo). La notizia diffusa ieri.

Ormai si appalta ai privati di tutto, innanzitutto i servizi pubblici grazie all'Europa che detta le sue regole senza frontiere, anche al camposanto, che riaprirà domani da via dei Cipressi 8 dopo la chiusura forzata a causa della neve. Ma le operazioni mortuarie innescano da sempre un giro d'affari di dimensioni considerevoli, tanto che già una decina di imprese sono state invitate dal Comune a partecipare a una gara di carattere continentale, perché hanno manifestato interesse: già quattro sono le offerte presentate. Il polo crematorio costruito negli ultimi anni, poi, ha aumentato il valore della struttura. A Cremona non è più il tempo però di affidamenti diretti a una cooperativa come Idea lavoro, cresciuta notevolmente in pochi anni per fatturato e numero di dipendenti durante l'amministrazione Perri. Insistenti sono state le critiche dell'opposizione, con interrogazioni e proteste sugli incarichi al privato, anche perché il centrodestra arrivava a proporre la soluzione estrema: la privatizzazione del cimitero. I malumori per gli affidamenti alle cooperative sono ancora forti e riguardano vari settori, come le politiche sociali e quelle educative. In municipio, dall'interno della maggioranza, il consigliere socialista Paolo Carletti ha invitato il sindaco e la giunta di preparare una bozza di regolamento sugli appalti, da affiancare al Codice che è ora allo studio del Senato. Il consigliere socialista chiede chiarezza e trasparenza e anche equità nel trattamento dei lavoratori, in mondo che quando si ricorre alla cooperazione sociale le norme siano chiare in tutti i settori. Ed ecco che la svolta si fa sentire: Cremona diventa europea a partire dal cimitero. Per ora le operazione mortuarie sono assegnate in forma temporanea, per quattro mesi a meno di 40mila euro, a una società diversa, ma già si lavora al capitolato speciale d'appalto in regola con le leggi di Bruxelles. Il Comune vuole anche più sicurezza, dopo il disastro di dicembre, quando dei vandali hanno danneggiato una ventina di tombe.

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