Appello contro la prostituzione

Da Femminileplurale
Si dice che la schiavitù sia scomparsa dalla civiltà europea.
E’ un errore. Essa esiste ancora, ma grava soltanto sulla donna e si chiama prostituzione.
Victor Hugo 1862

Il 4 dicembre 2012, quasi 200 associazioni della società civile ( femministe, antitratta, a difesa dei diritti delle donne e alcuni movimenti maschili: Zeromacho e AntiPornMenProject) con sede in 25 Stati membri dell’UE e in altri quattro Paesi, elaborano e lanciano dal Parlamento europeo l’ “Appello di Bruxelles per un’Europa libera dalla prostituzione”. Riportiamo qui di seguito l’appello che è stato tradotto da Maria Rossi, che ringraziamo. 

Appello di Bruxelles: << Insieme per un’Europa libera dalla prostituzione>>

Considerando che la prostituzione è una forma di violenza

. La grande maggioranza delle persone prostituite ha subito violenze, spesso sessuali, prima di entrare nella prostituzione.

. La grande maggioranza delle persone prostituite subisce violenze di ogni genere nell’ambito della prostituzione (aggressioni fisiche, verbali, sessuali, psicologiche, ecc.).

. La ripetizione di atti sessuali non desiderati, ma praticati per bisogno di denaro, le diseguaglianze e/o lo sfruttamento della vulnerabilità costituiscono di per sé una forma di violenza sessuale.

La prostituzione è una forma di sfruttamento delle diseguaglianze

. La prostituzione si iscrive nella lunga tradizione patriarcale che rende i corpi delle donne disponibili per l’uso degli uomini (ius primae noctis, stupro, “doveri coniugali”).

. La prostituzione sfrutta molteplici forme di diseguaglianza: il dominio degli uomini sulle donne, dei ricchi sui poveri, del Nord sul Sud, dei gruppi maggioritari sulle minoranze.

. La maggioranza delle persone che si prostituiscono all’interno della UE provengono da paesi terzi più poveri. Quando provengono da Stati membri dell’Unione Europea, vi è una ultrarappresentazione delle minoranze etniche.

La prostituzione è una violazione della dignità umana

. Ponendo il corpo umano e il sesso nel regno del mercato, il sistema della prostituzione rafforza l’oggettivazione di tutte le donne e dei loro corpi. Si tratta di una violazione diretta dell’integrità fisica e morale delle persone prostituite.

. La prostituzione rafforza il dominio degli uomini sulle donne, in particolare [irrobustisce] la sensazione che i corpi delle donne siano disponibili ed accessibili, [sentimento] che è presente in altre forme di violenza contro le donne come lo stupro, la molestia sessuale e la violenza del partner.

. La prostituzione è un ostacolo all’instaurazione nella società di una sessualità veramente libera, rispettosa ed ugualitaria.

. Il sistema della prostituzione alimenta e perpetua la tratta degli esseri umani a fini di sfruttamento sessuale.

La prostituzione è una violazione dei diritti umani

La Convenzione ONU del 2 dicembre 1949, adottata dall’Assemblea Generale e ratificata da 17 Stati membri dell’Unione Europea, afferma nel suo preambolo che <<la prostituzione e il male che l’accompagna, vale a dire la tratta degli esseri umani ai fini della prostituzione, sono incompatibili con la dignità ed il valore della persona umana>>.

La Convenzione ONU del 1979 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW) chiede agli Stati membri di << prendere ogni misura adeguata, comprese le disposizioni legislative, per reprimere, in ogni sua forma, il traffico e lo sfruttamento della prostituzione delle donne>>.

La prostituzione è incompatibile con gli art. 3 e 5 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, che affermano che << ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona>> e che << nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti>>.

Noi chiediamo:

agli Stati Membri dell’UE di adottare delle politiche che garantiscano:

. l’eliminazione delle misure repressive nei confronti delle persone prostituite;

. la condanna di tutte le forme di sfruttamento della prostituzione;

. lo sviluppo di concrete iniziative e di programmi di uscita dalla prostituzione;

. il divieto di qualsiasi acquisto di un atto sessuale;

. l’attuazione di politiche di prevenzione e di educazione per promuovere l’uguaglianza e la sessualità positiva;

. lo sviluppo di politiche di prevenzione nei Paesi d’origine delle persone prostituite.

L’Unione Europea e gli Stati membri dovrebbero rivedere completamente le loro politiche contro la tratta degli esseri umani, in quanto è improbabile che possano raggiungere risultati significativi, fin quando non venga affrontata la questione dell’impunità degli sfruttatori della prostituzione e dei clienti.


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