Tra il 15 aprile e il 15 giugno saremo chiamati a votare un referendum che potrà fermare il ritorno del nucleare in Italia. Se, però, andrà a votare meno del 50% degli elettori, il referendum non sarà valido. È probabile che il Governo decida di fissare la data del voto a giugno per disincentivare la partecipazione e puntare al non raggiungimento del quorum: un gioco sporco per non far scegliere agli italiani.
Chiediamo al Ministro dell'Interno On. Roberto Maroni di accorpare l'appuntamento referendario con le elezioni amministrative che si terranno in molte città a maggio.
Per due motivi:
> facilitare la partecipazione democratica al referendum
> risparmiare soldi pubblici per 400 milioni di euro
Pensa, con 400 milioni di euro si potrebbero istallare impianti eolici per dare energia a circa 200.000 famiglie italiane.
Chiedi al On. Ministro Maroni di votare a maggio, favorendo la partecipazione democratica e risparmiando soldi pubblici. Se saremo in tanti fare pressione, il Ministro dovrà ascoltarci.
Inoltra la petizione anche ai tuoi contatti e condividila su Facebook.
Grazie per la tua firma e per tutte quelle che riuscirai a raccogliere.
Salvatore Barbera
Responsabile campagna Nucleare
Greenpeace Italia