L’Omeopatia (o Medicina Omeopatica) è definita come metodo diagnostico, clinico e terapeutico basato sulla 'Legge dei Simili'
Cari simpatizzanti dell’Omeopatia,
alcune importanti istituzioni, la Conferenza Stato Regioni e il Ministero della Salute, hanno recentemente approvato un accordo per la normativa dell’esercizio di alcune Medicine Non Convenzionali. Fra queste anche l’Omeopatia.
Tali normative sono state elaborate non tenendo sufficientemente conto della complessità dell’argomento e risultano essere imperfette, inadeguate e notevolmente disfunzionali, sia per i medici omeopati che per i pazienti.
Le sollecitazioni, i suggerimenti e le proposte inviati periodicamente da parte della FIAMO alle varie istituzioni sono state regolarmente ignorate.
In particolare, in tale accordo non vengono citate le definizioni, da sempre proposte dalla FIAMO, delle diverse e numerose discipline che si avvalgono della prescrizione di medicinali omeopatici.
Per questo l’Omeopatia diventerebbe il ricettacolo generico di qualsiasi prescrittore di medicinali omeopatici: omeopati veri e propri, antroposofi, omotossicologi, complessisti, e prescrittori improvvisati di ogni genere.
In tale modo l’identità professionale del medico omeopata (e anche quella del medico antroposofo e dell’omotossicologo) sarebbe totalmente inflazionata e distrutta.
I pazienti saranno, come gli omeopati, vittime di questo iter normativo mal concepito.
Se infatti tale normativa, che può ancora essere corretta, sarà del tutto ratificata e applicata a livello nazionale e regionale, tutti i prescrittori di medicinali omeopatici saranno inclusi in un unico elenco e non sarà più distinguibile da parte del paziente il vero medico omeopata da qualsiasi altro prescrittore.
Questo costituirà una grave violazione dei principali diritti dei pazienti, citati in tutte le Proposte di Legge finora formulate, sia a livello nazionale che regionale e nell’accordo stesso Stato Regioni: la piena consapevolezza e il diritto di scelta della disciplina medica e della qualificazione professionale del medico a cui rivolgersi.
Ci appelliamo dunque a voi pazienti e simpatizzanti, sottolineando che i medici omeopati e i pazienti omeopatici hanno obiettivi comuni: ottenere una normativa equa e funzionale che vada a favore della qualificazione dei medici omeopati e della scelta libera e consapevole dei pazienti del loro omeopata.
Vi invitiamo perciò a inviare (e far inviare da amici e conoscenti, anche attraverso facebook e altri social network) in tempi brevissimi per via informatica alle istituzioni sotto elencate il testo sottostante:
Al Ministro della Salute: [email protected]
Alla Conferenza Stato Regioni: [email protected]
Alla Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni: [email protected]
Al Coord. Gruppo tecnico MNC Conf. Stato Regioni: [email protected]
Alla Presidenza FNOMCeO: [email protected]
All’Osservatorio sulle MNC della FNOMCeO [email protected]
I pazienti della Omeopatia richiedono con fermezza alle istituzioni che vengano riconosciute e distinte le varie metodologie di prescrizione di medicinali omeopatici, sia quelle che richiedono formazione professionale specifica (Omeopatia o Medicina Omeopatica, Medicina Antroposofica, Omotossicologia), sia quelle che non lo richiedono e che vengono prescritte su base nosologica convenzionale (Complessismo, Immunoterapia omeopatica, Organoterapia, Isoterapia, etc) e che venga inoltre adottata integralmente e senza correzioni di sorta in ogni sede istituzionale la definizione di Omeopatia seguente, formulata nel 2012 dalla FIAMO insieme ad altre 27 associazioni omeopatiche italiane, derivata dalla definizione formulata nel 2008 dalle maggiori associazioni di Omeopatia internazionali (Liga Medicorum Homeopathica Internationalis e European Commette for Homeopathy):
“L’Omeopatia (o Medicina Omeopatica) è definita come metodo diagnostico, clinico e terapeutico basato sulla "Legge dei Simili", formulata alla fine del XVIII° secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann, che afferma la possibilità di curare un malato somministrandogli una sostanza che, in una persona sana, riprodurrebbe i sintomi rilevanti e caratteristici del suo stato patologico e sulla prescrizione, strettamente individualizzata sul paziente, di medicinali unitari monocomponente, individuati sperimentalmente attraverso la metodologia omeopatica classica e prodotti per successive diluizioni e succussioni".
Chiedono inoltre che vengano istituiti presso gli Ordini provinciali dei Medici e degli Odontoiatri e dei Veterinari registri separati per le tre metodiche di prescrizione di medicinali omeopatici necessitanti di formazione specifica (Omeopatia -o Medicina Omeopatica-, Medicina Antroposofica e Omotossicologia), escludendo dai registri altre forme di prescrizione generica non necessitante di formazione specifica.
I pazienti dell’Omeopatia confidano nel fatto che le istituzioni accolgano integralmente le proprie richieste dettate solo dall’esigenza di una equo e corretto esercizio della Omeopatia.
Distinti Saluti
Il Consiglio Fiamo