Era il 1976: due giovani hippies, Steve Jobs, inventore di videogiochi per l’Atari, e Steve “the Woz” Wozniak, impiegato alla Hewlett Packard, costruirono nel garage di casa una scheda basata su un processore MOS 6502, convinti che una simile invenzione avesse reso il mondo dell’informatica più accessibile a chi ne fosse interessato.
Ne vennero prodotti 200 esemplari, di cui solo 6 sono ancora esistenti e funzionanti. Il prezzo di listino era di 666 dollari e 66 centesimi.
I primi Apple I costituiscono dei veri e propri reperti, rincorsi dai collezionisti e adorati da chi li possiede.