Un tribunale olandese ha ordinato il blocco delle vendite degli smartphone Galaxy in tutta Europa. Tutta colpa di un brevetto sul software.
Lo smartphone Galaxy AceSe la questione circa l'eccessiva somiglianza - che Apple chiama «copia spudorata» - tra il Galaxy Tab e l'iPad ha bisogno addirittura di HAL 9000 perché si riesca a dirimere, un'altro problema legale si affaccia ora in Europa per Samsung.
Già la Germania aveva tentato di impedire la vendita nel Vecchio Continente del tablet coreano, ma ha poi dovuto ridimensionare le proprie pretese.
Ora è una corte olandese a pronunciarsi contro Samsung, ma l'oggetto del contendere è cambiato: la questione verte ora intorno agli smartphone Galaxy S, Galaxy S II e Galaxy Ace.
Il punto nodale riguarda una parte del software incluso in quei tre modelli e brevettato da Apple, in particolare un sistema che permette di visualizzare e gestire le fotografie sullo schermo touch di uno smartphone: in sostanza è un vero e proprio brevetto software, sebbene sia ufficialmente registrato come il brevetto di un dispositivo poiché in Europa i programmi per computer non sono brevettabili.
Dietro denuncia di Apple un tribunale del L'Aia ha emanato un'ingiunzione preliminare che vieta a Samsung di vendere i prodotti accusati di violare la tecnologia protetta; dato che i Paesi Bassi fungono, per l'azienda orientale, da base logistica principale in Europa, ciò significa bloccare o per lo meno mettere in difficoltà il commercio nell'intero continente.
Inoltre l'ingiunzione ha efficacia anche in quei Paesi in cui sono stati compiuti i passi necessari per rendere valido il brevetto anche a livello nazionale: la lista comprende Regno Unito, Francia, Germania, Finlandia, Irlanda, Lichtestein, Lussemburgo, Principato di Monaco, Svezia e Svizzera, ma non l'Italia. Nonostante tutto ciò, l'azienda è fermamente convinta che «la sentenza non influenzerà le vendite negli altri mercati europei» come recita un comunicato ufficiale.
In ogni caso, ora Samsung ha sette settimane di tempo per ottemperare e non potrà riprendere le vendite se non a processo concluso; ciò, naturalmente, solo nel caso in cui il verdetto le sia favorevole. Può invece consolarsi confezionando dei nuovi modelli.
Infatti, a dimostrazione del fatto che in realtà a essere protetto è il software e non l'hardware c'è la possibilità per Samsung di produrre nuovi smartphone che usano un software diverso - non brevettato - per gestire le foto: in quel caso potrà venderli tranquillamente anche in Olanda, nonostante il divieto per i tre Galaxy possa essere ancora in vigore.
Via zeusnews.it