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Apple Music, i prezzi nel mondo. L’Italia è tra i più cari

Creato il 02 luglio 2015 da Molipier @pier78

Apple ha recentemente lanciato il nuovo servizio di streaming musicale, Apple Music, in 100 paesi nel mondo. Per tutti quelli dove il servizio è attivo ci sono tre mesi di prova gratuita prima di dover sottoscrivere l’abbonamento. Ma quanto costa?

Ti tolgo subito il dubbio: l’Italia è tra i 100 paesi dove è attivo Apple Music ed è uno di quelli dove costa di più.

Negli Stati Uniti, dopo i 90 giorni di prova, se un utente vorrà continuare ad usufruire del servizio potrà scegliere tra due tipologie di abbonamento, 9,99 dollari al mese per utente oppure 14,99 dollari al mese per il “pacchetto famiglia” con un massimo di sei utenti.

Ad Hong Kong invece i prezzi sono 6,19 dollari per utente singolo o 10,06 dollari per la famiglia. In Brasile 4,99 dollari e 7,99 dollari. In Slovacchia i prezzi sono di 6,62 e 9,94 dollari (il più basso è sempre quello per l’utente singolo).

L’India è tra i più economici, un utente potrà abbonarsi ad Apple Music per 1,89 dollari oppure con circa 1 dollaro in più potrà allargare l’abbonamento a 6 utenti.

E veniamo all’Italia. In Italia gli iPhone, iPad, iMac e tutti gli altri prodotti con la mela morsicata sono tra i più cari tanto che sempre più appassionati si spostano all’estero per effettuare i proprio acquisti, non solo perché il nostro paese non è mai in prima fascia al momento dell’apertura delle vendite ma perché possono risparmiare qualche centinaio di euro. Naturalmente Apple Music non fa eccezione.

Dopo i tre mesi di prova, il servizio Apple Music in Italia costa 9,99 euro (circa 11 dollari) al mese e 14,99 euro al mese per il piano famiglia (circa 16 dollari). Il Regno Unito è messo anche peggio, con abbonamenti a 15,60 e 23,40 dollari.

Non è una politica propriamente corretta, Apple Music è un servizio mondiale e dovrebbe costare ovunque la stessa cifra così come dovrebbe essere per i dispositivi portatili e i computer. Se la proporzione sui prezzi varia in base al benessere del paese in oggetto, l’Italia non merita certo di pagare di più, vista la condizione economica in cui versa il paese.


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