“Noi non tracciamo nessuno. Le informazioni messe in giro sono false. Android invece lo fa (cioè spia gli utenti. NdR)“. Così parlò (avrebbe parlato) Steve Jobs, in risposta alle clamorose rivelazioni di Alasdair Allan e Pete Warden, ricercatori per O’Reilly, sui pericoli per la privacy degli utenti dei dispositivi mobili Apple. La risposta di Jobs è citata da MacRumors. Un lettore del magazine avrebbe scritto all’amministratore delegato di Apple, che avrebbe replicato direttamente, dal suo iPhone.Â
L’uso del condizionale è d’obbligo, perché potrebbe anche trattarsi dello scherzo di un giocherellone. E’ difficile, comunque, che MacRumors abbocchi alle bufale. D’altronde il tono della risposta – solo Steve Jobs sa essere così arrogante e sicuro di sé - fa pensare che presto Apple possa dare una risposta ufficiale ed esaustiva. Non sono soltanto gli utenti a chiedere chiarimenti. Le Authority per la privacy di mezzo mondo stanno facendo rullare i tamburi di guerra.
Inoltre, il file consolidated.db non è un’invenzione dei detrattori della Mela, né il problema sollevato da Allan e Warden può essere affrontato con sufficienza e arroganza…
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