L’ora della resa dei conti è arrivata, dopo un’interminabile fiume di parole circa le specifiche e le funzionalità dell’Apple Watch siamo giunti al giorno della presentazione ufficiale. Basta quindi con le supposizioni e con i rumor, è tempo di scoprire se il Watch rappresenterà il “next big thing” di casa Apple o se si limiterà ad essere un prodotto poco incisivo volto a colmare solo parte del distacco formatosi con gli altri competitor del settore.
Partiamo dalle basi, il Watch di Apple sarà disponibile in 2 taglie – 42 e 38 millimetri – e in 3 stili diversi:
- Apple Watch Sport. Cassa in alluminio – disponibile nelle colorazioni silver e space gray – e cinturino in gomma. La versione da 38 millimetri sarà proposta ad un prezzo di 349$, quella da 42 millimetri potrà essere invece acquistata per 399$.
- Apple Watch Regular Edition. Cassa in acciaio – disponibile nelle colorazioni acciaio o space black – e cinturino in pelle o in acciaio. I prezzi varieranno (molto) in base al cinturino scelto, si passa infatti dai 549$ ai 1049$ per la versione da 38 millimetri e dai 599$ ai 1099$ per la versione da 42 millimetri.
- Apple Watch Edition. Cassa in oro 18 carati ed un prezzo al pubblico di 10.000$. Questa versione del Watch potrà essere acquistata solo e soltanto in determinati Apple Store.
Apple Watch Sport
Apple Watch Regular Edition
Apple Watch Edition
Il Watch sarà esposto al pubblico nei vari Apple Store a partire dal 10 aprile – giorno peraltro scelto da Apple per l’apertura dei pre-ordini – e sarà disponibile all’acquisto solo a partire dal 24 aprile in Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Regno Unito e, ovviamente, gli Stati Uniti. Grande esclusa quindi l’Italia che, con tutta probabilità, dovrà attendere l’arrivo dell’estate per la commercializzazione del Watch all’interno del proprio mercato.
Per quanto riguarda la batteria – della quale già diverse volte si era discusso – Apple ha dichiarato che la sua durata dovrebbe coprire senza problemi una giornata di utilizzo medio, andando a sfiorare le 18 ore di autonomia.
Per la ricarica lo smartwatch utilizza il già rodato sistema della ricarica induttiva. Apple durante la presentazione ha tenuto a precisare la facilità d’uso e l’estrema praticità della base di ricarica del Watch che, utilizzando una serie di magneti, riesce ad agganciarsi saldamente e senza particolari sforzi alla parte inferiore del wearable.
Per quanto riguarda il lato software ovviamente il Watch riesce a gestire non solo tutte le notifiche che il nostro iDevice riceve – chiamate, SMS e mail in primis – ma, attraverso l’Apple Watch app – disponibile sull’App Store a partire da oggi per tutti i dispositivi basati su iOS 8.2 -, anche tutta una serie di funzionalità che potranno essere implementate scaricando delle apposite applicazioni. Grande attenzione viene – ovviamente – riservata proprio alle applicazioni disponibili per lo smartwatch, la società di Cupertino ha infatti annunciato il rilascio del WatchKit, un tool di sviluppo attraverso il quale i dev potranno creare applicazioni e watchfaces.
Ovviamente il Watch è molto più di tutto questo, rappresenta uno strumento attraverso il quale poter monitorare tutta quella serie d’informazioni che, ad oggi, sono diventate assolutamente indispensabili per ognuno di noi. E quindi ecco un’interfaccia che, per poter gestire proprio queste informazioni, fa affidamento ad una serie di semplici azioni e di swipe che permettono in qualunque momento d’interagire con il wearable.
A tal proposito Apple, durante la propria presentazione, ha posto l’accento sullo swipe-up disponibile all’interno della schermata dell’orologio che permette di accedere rapidamente ad una serie d’informazioni quali: meteo, calendario, controllo della musica e cardiofrequenzimetro.
Altra funzione sulla quale Apple ha poi posto l’accentro è quella chiamata DigitalTouch, una funzionalità che, mettendo in collegamento diretto due Watch vicini, permette di scambiare messaggi – anche se in questo caso sarebbe più appropriato parlare di disegni – e alcuni parametri inerenti il battito cardiaco.
Certo dalla presentazione di questo Watch da parte di Apple non potevamo aspettarci niente di meno, prodotto sicuramente interessante con funzionalità – più o meno utili – in grado di distinguerlo da tutti gli altri smartwatch ed un’eleganza – display quadrato a parte – che pochi altri wearable possono vantare; tuttavia un richiamo al “next big thing” fatto in apertura è d’obbligo. Siamo proprio sicuri che questo wearable possa rappresentare una nuova era degli smartwatch? Siamo proprio sicuri che il Watch possa davvero distinguersi per funzionalità pratica dalla concorrenza? Siamo proprio sicuri che sia ancora Apple a tracciare nuove strade? Signori, a voi le risposte.