Magazine Diario personale

Approcci diversi.

Da Oliviabluebell
Pensavo di averle viste tutte, o almeno un po'.
Dal tipo che anni fa incrociai sul treno e passò tutto il tempo a fissarmi per poi, senza aprire bocca, lasciarmi un fogliettino col suo numero di cellulare sul sedile di fronte al mio.
A quello che, appena fatto il check-in, io, una delle pochissime ospiti dell'albergo, mi propose di accompagnarlo dai carabinieri per portare la mia carta d'identità, mi fece fare un giro della città e mi regalò una rosa.
Per non parlare di quello che mi invitò fuori a cena e mi poi disse "sei proprio una buona forchetta", solo perchè avevo finito tutto il cibo nel piatto. (volevo buttarlo con un calcio in mare!)
O ancora il tipo che mi guardò con faccia stranita quando mi vide tagliare una mela dicendomi che come me nessuno mai.
E, tra gli altri, anche il ragazzo che mi incrociò per strada, mi guardò e mi disse "che tette signo'!". (frase diventata celebre nel mio entourage...)
Insomma, di approcci strani e strampalati me ne sono capitati, come un po' capitano a tutti, no?
Eppure questa mi mancava.
Sì, l'essere rimorchiata su Anobii.
Che poi, tu, da quei quattro libretti che leggo, cosa diavolo ci cavi fuori di me?
Misteri della mente umana.

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