La Camera ha approvato questa mattina la legge sul riordino della protezione civile, con il voto favorevole di tutti i gruppi ad eccezione della Lega. Salvatore Margiotta, Vicepresidente della Commissione Ambiente, e relatore del provvedimento, esprime soddisfazione: “L’iter del provvedimento alla Camera rappresenta nel metodo un virtuoso esempio di vita parlamentare-afferma Margiotta-: infatti sul testo licenziato dal Consiglio dei Ministri è stato possibile lavorare sia nelle Commissioni riunite I e VIII, sia successivamente in Aula, attraverso la approvazione di numerosi emendamenti, che hanno migliorato il provvedimento. L’intesa ed il clima costruttivo tra i due relatori ed il Governo, e i gruppi parlamentari, ha consentito di operare in un clima di favorevole condivisione. La legge, nel merito, contiene a questo punto diverse importanti novità: risulta rafforzato il ruolo del Capo Dipartimento della Protezione Civile, che viene però limitato alle reali emergenze, circoscritte nel tempo; si pone fine ai numerosissimi commissariamenti ancora in atto, tornando all’ordinarietà; si esclude la Protezione civile dall’organizzazione dei grandi eventi; si sancisce che le spese affrontate dagli enti locali nel periodo di emergenza vadano escluse dal patto di stabilità; si stabiliscono procedure che garantiscono totale trasparenza sull’operato della protezione civile; si introduce e si regola un efficiente sistema di allerta nazionale per il rischio meteorologico ed idraulico, in modo da prevenire le alluvioni; si cancella la cosiddetta tassa sulla disgrazia, e cioè l’obbligo per le regioni di aumentare i tributi, comprese le accise, prima di potere ricevere apporti finanziari dallo stato: queste solo alcune delle più importanti misure contenute nella legge. Il clima unitario riscontrato in Parlamento dimostra, infine, che è a tutti chiaro quanto sia importante una buona legge sulla protezione civile in un Paese che per le particolarità orografiche, idrografiche, meteorologiche e sismiche è purtroppo costantemente esposto a gravi episodi di calamità naturale”.