La presa di posizione di Camou ha scomodato altri personaggi chiave della vicenda, presenti a Dublino: Bill Beaumont, presidente della RFU, Quentin Smith, chairman della Premier Rugby Ltd., e Peter Wheeler, dei Leicester Tigers - da tempo ormai sul piede di guerra nella ricerca di un accordo migliore per i club inglesi nelle coppe europee. Non è mancato Paul Goze, chairman della Ligue National de Rugby. Di questi tempi, ma un anno fa, tra Inghilterra e Francia si lavorava ad una posizione comune, accompagnata dal progetto della Premier Rugby di dare vita ad una competizione alternativa sulla base del contratto sui diritti tv stipulato con la British Telecom Vision da 152 milioni di sterline. Ma pare anche che negli ambienti francesi qualcuno abbia storto il naso, in assenza di maggiori e più specifici dettagli.
"E' nostra intenzione tornare a negoziare", ha affermato Goze prima del summit di Dublino. "E' importante che venga fatta chiarezza sulla posizione francese. Ma prima di tutto dobbiamo disfarci di questa confusione sui diritti televisivi. Tutte le discussioni sono state rese difficili a causa di questo problema. Voglio che venga aggiustato entro la fine dell'estate", ha proseguito. "La cosa più importante è che abbiamo bisogno di una vera coppa europea. Non sono sicuro che un accordo con quattro squadre di meno sia così importante. Oggi la competizione fa pienamente parte della stagione. Sarebbe brutto non parteciparvi".