Appunti di viaggio

Luci sulla costa, Mare del Nord

Mare del Nord, 17/11/2011

Mi trovo sul ponte della nave dove il capitano racconta il processo di essicazione del pesce alle isole Lofoten. Dice che la gente, lì, si tramandi il segreto di generazione in generazione da ormai più di mille anni. Poi continua, ma parla in norvegese. Non capisco. Allora provo a guardare le immagini proiettate sullo schermo. Ben presto mi stufo anche di questo. Quindi, decido di scendere al piano di sotto dove sto da solo.

La barca balla, siamo in balìa delle onde. È un movimento costante ed irritante come quello di un pendolo. Ora, sono solo, nel grande mare del Grande Nord. Attorno a me solo il buio. Il vento soffia forte e l’etere gelido. Sento i polmoni riempirsi d’aria pura e cristallina ad ogni singolo respiro. Le mani congelano, ma scrivo e vado avanti.

A tratti vedo alcune luci sulla costa. Credo siano case o piccoli villaggi di pescatori. Quassù la gente non  è povera, vive di poco. Gli viene tolta anche la luce del sole. Per questo motivo sono in molti quelli che rinunciano, cercano e trovano la luce nell’aldilà. Probabilmente più luminosa e leggera. Poi ci sono coloro che resistono ai lunghi inverni. Bisogna essere forti perché il buio nasconde anche il sorriso della vita ed alcuni non lo rivedranno mai più.

Nel frattempo il cielo sembra essersi scoperto, schiarito. Guardo la luna ancora bella e maestosa. Proprio come le altre notti, guardo la luna e penso a lei. E ancora le stelle, gli astri che racchiudono la storia. Sto qui, sulle scale a poppa. La gente è andata via, sarà passata un’ora, forse due. Non lo so. Di nuovo son tornate le nuvole. Allora torno in coperta e continuo a leggere la storia di Santo Corona della Val Martin.

Questa notte ho aspettato l’aurora boreale. Questa notte sto ancora aspettando te…