Mi sono resa conto che è un po' di tempo che non racconto quello che combiniamo quassù, nelle fredde terre del nord spazzate dal vento.. Ho raccolto pensieri, condiviso speranze, ricordato viaggi.. Ma di fatto, come sta andando la nostra avventura di vita in Olanda? Magari non vi interessa proprio niente (allora potete anche non continuare a leggere, non vi infonderò né pillole di positività né tantomeno dritte di viaggio oggi) ma se siete curiosi e avete voglia farvi gli affari miei per una manciata di minuti allora siete approdati nel posto giusto.
Everyday life in quel di Den Haag
Per dovere di cronaca, viviamo ancora nella stessa casa da ben 15 mesi. Un semi miracolo... Lo scorso autunno stavamo considerando di comprare casa, perché in fondo qui comprano tutti e gli affitti in Olanda ti svenano proprio. Abbiamo visto tante, troppe case. Ne avevamo scelta una che era abbastanza passabile, risistemandola con qualche lavoretto. Il fato però anche questa volta ci ha messo lo zampino, e sembra che per noi non sia ancora giunto il momento di legarci così tanto ad un posto investendo in una casa.. Se la cosa ha causato un po' di delusione iniziale, questa ha lasciato piuttosto velocemente il posto ad un senso di libertà al quale non siamo ancora pronti a rinunciare. In fondo, acquistare una casa comporta delle responsabilità e l'idea di stabilirsi in un luogo. Ma come dico sempre.. Noi non siamo alberi, e non pronti per caricarci di una responsabilità simile. Io lavoro ancora nello stesso posto (ancora?!?!) a prenotare voli. Sì, è la triste verità, sto dietro una scrivania 8 ore al giorno per 4 giorni alla settimana.. L'unica nota positiva è che lavoro a 800 metri da casa. Sorvoliamo sull'argomento che se da una parte sono grata di avere un lavoro, dall'altra mi fa sentire inutile, sottovalutata e sprecata... Mister DJ, anche conosciuto come Clef Xoul, si sta facendo strada nel mondo della notte ed è diventato resident dj al Club Lustig di Den Haag. Very proud of him. La strada sarà ancora lunga e in salita, ma intanto ha imboccato il sentiero giusto e sebbene durante il giorno sembri più uno zombie che un essere umano siamo tutti felici perché sta realizzando i suoi sogni. Keep going! La bestiolina ha finito l'asilo ( Kinderopvang) e io ero profondamente triste per questo.. Era come una seconda casa per lei, le maestre erano fenomenali e ha fatto tanti buoni amici. Per fortuna che ogni tanto continuo a portarla per farla giocare ;-). La fine dell'asilo comporta quindi l'inizio della primary school! Qui si comincia dai 4 anni (ma obbligatoria dai 5) e il primo anno è una sorta di classe di transizione che dovrebbe essere paragonabile ad una materna.. Anche se a me ricorda molto più una prima elementare a tutti gli effetti! Ovviamente va in una scuola olandese, che ho scelto tenendo conto dei seguenti requisiti:
- Zona: non troppo centrale, non troppo periferica
- Multietnicità: bandite dalla mia lista le scuola troppo "bianche". Mia figlia non è la classica bimba bionda con occhi azzurri e capelli lunghi e lisci, non voglio farla crescere con il complesso dei capelli ricci e la pelle scura.. Per me il fattore multietnico era fondamentale per la scelta, abitiamo in una città che da l'opportunità di incontrare diverse culture ed etnie e iniziare già dalla scuola è secondo me bellissimo.
- Flessibilità: parliamoci chiaro, gli olandesi non sono famosi per essere persone flessibili.. Non vedono al di fuori degli schemi per i quali sono stati pre-impostati. Io da brava italiana mi sono subito preoccupata per il cibo. La scuola qui non prevede un servizio mensa, ma i bambini devono portarsi il pranzo da casa, e si sa gli olandesi per pranzo mangiano... Pane e formaggio. O Pane e margarina. Ma si dai, anche Pane e burro di noccioline.. Beh no scusate ma mia figlia se le do pane e burro di noccioline mi chiede dove sta il pranzo, quello vero. Molte scuole non permettono di diversificare particolarmente i pasti ( ma solo pane + formaggio, o affettato, o burro..) Mentre io desideravo avere libera scelta per il suo pranzo. Nella scuola che ho scelto, essendo piena di nazionalità diverse, non c'è problema per il pranzo e posso darle di tutto purché salutare. E così ho iniziato la mia passione per le ovvero pasti completi a porzioni ridotte. Flessibilità per me era anche il fatto di permettere di perdere dei giorni di scuola al di fuori delle vacanze prestabilite (in casi eccezionali e concordati con il preside..)
- Didattica: Più o meno non ci sono grandi differenze tra le scuole, ma il fatto che questa abbia una classe speciale per i bambini multilingue per rinforzare le loro eventuali debolezze in olandese e il fatto che promuovano le varie vocazioni (che sia il disegno piuttosto che la musica) dei bambini ha fatto pendere la mia scelta per questa scuola.
- L'inglese dal primo anno. Mia figlia parla già inglese, ma la mia paura era che con la scuola lo perdesse un pochino.. E' vero che un ora di inglese a settimana serve a poco, ma io cerco di mantenerlo attivo parlando inglese a casa e guardando film e cartoni solo in inglese.
Siccome lo sapete, io sono allergica alla routine, cerco sempre di trovare nuove cose da fare.
La Piscina
Una fredda domenica di Gennaio ho avuto la bella pensata di portare Emma in piscina, memore da una bellissima giornata al centro sportivo di Riswijk con la mia amica Marianna e i bimbi. Questa volta la piscina però era quella di Scheveningen, ed eravamo solo io ed Emma. Un Incubo. La domenica mattina c'erano più o meno tutte le famiglie di Den Haag, il che significa, padri, madri, due / tre figli, nonni, zii e amici. La piscina piccola riscaldata, quella alta massimo 1.50mt, era abbastanza impraticabile: per entrare ho fatto lo slalom tra gambe e bimbi urlanti, cercando di recuperare Emma che correva, scivolava ed affondava. Perché no, non sa nuotare ma non vuole nemmeno i braccioli, lei se ne frega e va allegramente a fondo bevendo tonnellate di acqua perché ride troppo. E così Emma, aka energia pura, decide che è troppo affollata per giocare a fare la sirenetta e si lancia verso la piscina grande. NB: la piscina grande NON è riscaldata. Credo che ci abbiano messo dei cubetti di ghiaccio per mantenerci.. tonici. Andiamo così avanti per circa un ora immergendoci ora nelle acque del polo, ora in quelle di Malindi e vi sorvolo i dettagli molto poco igienici che ho avuto il piacere di notare.. E sì che io non sono una con la puzza sotto il naso, ma alcune cose sono troppo anche per il mio stomaco!
Il Museo dei Dinosauri e l'incontro italiano di genitori e bimbi
Mia figlia è entrata in fase dinosauresca: Il museo dei dinosauri (che poi sarebbe il Museon di Den Haag, dove c'è l'esposizione sui dinosauri che mia figlia adora), i libri sui dinosauri, i cartoni e i biscotti. Tutto è in tema dinosauro, almeno abbiamo leggermente variato dal tema onnipresente Frozen. Non amo uscire di domenica in inverno, ma stare tutto il giorno in casa a giocare ora ai dinosauri, ora alle fatine non è nemmeno fattibile ogni settimana. E così ho colto l'occasione per unirmi ad un incontro organizzato su facebook per genitori e bimbi italiani.. Una piacevolissima giornata dove ho rivisto amiche, conosciuto persone interessanti e incontrato un concittadino di Falconara! :-)
Passi verso l'integrazione
Il sentirmi integrata non è proprio la mia priorità, adoro essere un puntino nero in mezzo a tante pecore bianche. Ma luogo che vai, abitudini che trovi e così anche noi ci stiamo adeguando allo stile di vita olandese: prendo la bici anche con - 3 e sotto la pioggia, il sabato pomeriggio si va alla lezione di danza (per Emma ovviamente), mangiamo alle 18 del pomeriggio e mandiamo a letto la bestiolina alle 20. Beh dai, gli olandesi doc cenano alle 17 e portano a letto i pupi alle 19.30 quindi un po' diversi lo siamo ancora
Progetti futuri
Ho scritto un post veramente lunghissimo. Se siete arrivati qui vi ammiro
Per il futuro c'è in cantiere un viaggio. Non vedo l'ora. Per il futuro poi, ho tanti progetti in mente, primo dei quali risistemare la mia creatura inglese, comprando il dominio (ho scelto il nome intanto.. Un passo avanti) e facendogli fare un vero e proprio salto di qualità. Avrò tanto da lavorare, ma vorrei che questo un giorno possa essere ciò che mi da da vivere, potendomi così sganciare dalle catene del lavoro da dipendente e contare solo sulle mie forze. In tutto questo spero che anche questo blog possa crescere di pari passo, ovviamente. In progetto, ho anche l'idea di creare una mia piccola ONG. Vi parlerò in seguito di questo quando avrò qualcosa di più concreto in mano rispetto alle sole (bellissime) idee. Ultimo ma non meno importante è anche un progettino con un' agenzia di Safari in Kenya in cui credo molto. Insomma, c'è tanto da fare, la passione c'è ed è tanta, ora manca rimboccarsi le maniche e lavorare. Grazie per essere arrivati in fondo al post, se siete qui sappiate che vi sto abbracciando. Buona giornata! Daniela