Abbiamo definito un ciclo come una funzione periodica e frattale, ovvero un pattern che si ripete nel tempo ad intervalli genericamente regolari.
Gli elementi essenziali di un ciclo sono:
- minimo di partenza
- fase rialzo
- massimo
- fase ribasso
- minimo di chiusura
- ampiezza o fattore prezzo: distanza in spazio (punti indice) fra minimo di partenza e massimo in un ciclo positivo o fra massimo e minimo di chiusura in un ciclo negativo
- durata o fattore tempo: distanza in tempo fra minimo di partenza e minimo di chiusura
La polarità positiva o negativa che i cicli di diverso ordine vanno frattalmente ad assumere permette di stabilire la direzione di un trend su qualsiasi periodo si desideri e di poter fissare ed aggiornare con frequenza il Punto di Controllo delle fasi rialzo e ribasso.
Per di più il battito riscontrabile nella ciclicità dei bottom e quella del top (ciclo inverso) permette ancor di più di marcare in modo più stringente i reciproci trend e di stimare con maggiore dinamismo e precisione le finestre temporali che si aprono per accogliere i solsitizi ciclici.
Nell’analisi ciclica il fattore dominante è il tempo più che il prezzo e sul prezzo, il fattore debole ma naturalmente indispensabile del connubio, ricadono i vincoli ciclici.
L’armonico equilibro fra tempo, prezzo e vincoli può trovare una quanto mai felice ed attualissima spiegazione proprio dal padre della democrazia (non a caso) moderna, Montesquieu, Lo spirito delle leggi, XI, 6.
“In ogni stato esistono tre tipi di potere: il potere legislativo, il potere esecutivo delle cose dipendenti dal diritto delle genti e il potere esecutivo delle cose dipendenti dal diritto civile.
In forza del primo, il principe o il magistrato fa leggi, aventi una durata limitata o illimitata, e corregge o abroga quelle già fatte. In forza del secondo, fa la pace o la guerra, invia o riceve ambasciate, garantisce la sicurezza, previene le invasioni. In forza del terzo, punisce i delitti o giudica le cause fra privati. Chiameremo quest’ultimo il potere di giudicare, e l’altro semplicemente il potere esecutivo dello stato.”
Parafrasando il filosofo illuminista francese, possiamo così riassumere la separazione dei poteri e l’organizzazione istituzionale nell’ambito dell’analisi ciclica:
La Costituzione: La sovranità appartiene al trend, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione e nel rispetto della separazione dei poteri
Il potere legislativo spetta al tempo. Il Parlamento temporale scrive le leggi e detta i tempi al trend
Il potere esecutivo è affidato al prezzo che governa entro il mandato del Parlamento temporale ed è soggetto al controllo del potere giudiziario (qualcuno lo va a spiegare a…)
Il potere giudiziario è affidato ai vincoli e fa rispettare le leggi del tempo al prezzo.
Nel periodo elettorale dove i primi due poteri sono vacanti sovente intervengono in supplenza le Lingue di Bayer.
Il funzionamento della democrazia ciclica è regolato principalmente dalla fase
I regolamenti attuativi sono raccolti negli Appunti
In una democrazia ciclica di tipo parlamentare il tempo ha sovranità su vincoli e prezzo (tranne rari ed estemporanei colpi di mano) mentre il prezzo è sottoposto al controllo di legalità dal vincolo
Vedremo più avanti quanto questo breve excursus di educazione civico-ciclica permetterà di meglio comprendere fondamentali concetti relativi ai target e alle inversioni cicliche.
lezioni di democrazia
il giorno del falco
L’11 settembre non è solo il compleanno di mia suocera e l’anniversario della strage terroristica alle Twin Towers.
L’11/9/1973 in Cile le forze armate rovesciano il governo democratico di Salvador Allende. E’ il colpo di stato di Pinotchet.
Victor Jara, un amato cantuatore, viene prima imprigionato insieme agli altri oppositori democratici, socialisti come Allende, e del mondo della cultura cilena nello stadio di Santiago. Dopo pochi giorni, e dopo probabili torture in particolar modo alle mani con cui la sua chitarra sapeva suonare la libertà, viene ucciso.
Sono I Giorni del Falco – Pippo Pollina
E venne il giorno del falco
una mattina di settembre,
spalancarono il giorno
ne squartarono il ventre
E venne scivolando a valle
alle porte di Santiago,
con gli artigli del fuoco
e con gli occhi del drago
E tua moglie, implorando
all’ambasciata in preda ai venti
“datemi un segno di speranza
in questo nido di serpenti”
E sul far della sera
spensero i fuochi nello stadio
“datemi un fiore per non morire
e una bandiera per morire”
E venne il giorno del falco
sotto l’artiglieria
dei traditori al soldo
di un padrone di polizia
E venne scivolando a valle
sulle piazze e sulla Moneda
mentre Victor cantava
vide il falco sulla preda
“Io non canto per cantar
né per aver una bella voce”
gridavi al popolo in catene
per alleviarne le pene
“Canto per la chitarra
che ha ragione e sentimento”
mentre le lame dei coltelli
sibilavano nel vento.
“Yo no canto por cantar
ni por tener buena voz
canto porque la guitarra
tiene sentido y razón.”