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Apre a Giugno il nuovo oleodotto degli Emirati.

Creato il 28 maggio 2012 da Dubaixtutti
Da giugno il greggio estratto negli UAE non passera' più dallo stretto di Hormuz ma sarà convogliato sul nuovo oledotto di Fujairah, emirato affacciato sul Mar Arabico.
La notizia e' stata confermata dallo sceicco di Fujairah, Hamad bin Mohammad Al Sharqi, in un'intervista riportata dal quotidiano emiratino Gulf News. Nella stessa lo sceicco minimizza il pericolo di scontro  con l'Iran nel caso Teheran, come ha gia' ripetutamente minacciato, blocchi lo stretto di Hormuz in risposta ad ulteriori sanzioni a causa degli annunciati progetti nucleari. "E una nuvola passeggera che passera'," ha affermato l'emiro.
Circa il 40% del greggio mondiale - e quasi l'intera produzione regionale - viaggia attraverso le petroliere che dai singoli terminal di Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Eau e Iraq prendono il largo verso le destinazioni finali attraversando la strategica imboccatura: una lingua di mare, poco piu' di 30 km, tra le coste dell'Iran e dell'Oman.
Il nuovo oleodotto, 380 km che corrono tra Habshan, nella regione di Abu Dhabi, fino a Fujhairah l'unico degli emirati degli UAE ad avere uno sbocco sul Mar Arabico, avra' una capicita' iniziale di 1,5 milioni di barili al giorno fino a raggiungere gli 1,8 milioni,  pari a circa il 70% della produzione complessiva degli Emirati Arabi.
L'alternativa emiratina non e' l'unica. L'Arabia Saudita ha gia' uno sbocco verso il Mar Rosso. La East-West Pipeline, che corre da Abqaiq, a sud di Dahran a Yanbu, sulle coste del Mar Rosso ha una capacita' di trasporto di 4,8 milioni di barili, circa la meta' della produzione petrolifera del regno.  In tempi recenti l'emirato di Fujhairah e' protagonista di una serie di investimenti per esponenziarne il carattere energetico: gia' importante centro per il deposito ed il rifornimento del greggio, secondo solo a Singapore, raddoppiera' entro dieci anni il numero di cisterne e depositi lungo le sue coste.

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