“La sua signora è caduta in piscina”. “Salvate i gioielli!” J.Edward McKinley in Hollywood Party, 1968
Soprattutto se i gioielli sono Pomellato aggiungerei! Bellissima la collezione Arabesque ammirata ultimamente nello store romano di San Lorenzo in Lucina. Il virtuosismo degli artigiani orafi è una delle basi fondanti del marchio Pomellato e da sempre prezioso supporto alla creatività di tutte le collezioni. Nel 2009 Pomellato inizia un affascinante percorso nel mondo del traforo e della leggerezza con la collezione Arabesque. Una piccola rivoluzione rispetto all’opulenza e al peso che distingue da sempre i gioielli del marchio. Grazie alla poesia di Arabesque, Pomellato non solo ha inventato un genere, ma ha aggiunto alla sua expertise un nuovo e prezioso savoir-faire.
La preziosa ambra è una novità assoluta nel mondo Pomellato. Il suo morbido color miele è protagonista del grande e sofisticato anello ovale dal sapore orientale, con l’ambra racchiusa da una ariosa montatura in traforo ramage in oro rosa, vero capolavoro di artigianato orafo. Principesca la versione con il cabochon circondato da una corona di diamanti brown. Ambra e ricami d’oro rosa danno vita anche a raffinati orecchini con pendente a goccia, con o senza diamanti brown.
L’anello di Arabesque è una lieve cupola traforata costruita con un esclusivo motivo ramage in oro rosa. Nella versione tempestata di diamanti, le 670 pietre minuziosamente incassate trasformano foglie e tralci dalla grazia esotica in riflessi luminosi. Il traforo di Arabesque conferma la sua preziosa duttilità negli orecchini pendenti formati da otto piccole gocce ricamate. Leggeri come un grappolo di glicine, morbidamente snodati, sono disponibili anche nella versione con diamanti.
Il traforo di Arabesque interpreta a sorpresa la maglia Gourmette, uno dei simboli di Pomellato. Ne nasce una catena unica, che fonde il rigore classico con l’originalità del lieve ramage in oro rosa ispirato all’arte araba e indiana. Bracciale e girocollo sono disponibili, nella versione da Mille e una notte, anche con una maglia tempestata di diamanti.
di Sonia Rondini