Arance candite per un dolce Natale!
Da Paneemarmellata
~♪ You can leave your hat on - Joe Cocker ♪ ~
Un ricetta facile facile per augurare a tutti voi di passare un sereno Natale, ricco non tanto di cose materiali, ma di affetti, calore e gioia.
“A Natale non importa cosa trovi sotto l'albero, ma chi
trovi intorno.”
- Stephen Littleword -
Arance candite
Ingredienti:
- 500 g di
zucchero
- 800
g d'acqua
- 4
arance non molto grandi
- Cioccolato fondente fuso q.b. (con 80 g si glassano una decina di fette)
Far
sciogliere lo zucchero nell'acqua e mettere sul fuoco fino ad ottenere uno sciroppo. Nel frattempo tagliare a fette le arance e che andranno aggiunte allo sciroppo. Far sobbollire per almeno un paio d'ore o almeno finchè avranno assorbito il liquido. Far asciugare le fette d'arancia su una gratella e poi, se vi piace, potete glassarle immergendole nel cioccoalto e poi posizionarle nuovamente sulla gratella per far colare l'eventuale cioccolato in eccesso.
Lo sapevate che l'arancio...
... è un albero
da frutto appartenente al genere Citrus? È un antico ibrido, probabilmente
fra il pomelo e il mandarino, ma da secoli cresce come specie autonoma e si
propaga per innesto e talea. Originario della Cina e del sud-est asiatico,
questo tipico frutto invernale sarebbe stato importato in Europa solo nel XIV
secolo da marinai portoghesi. Tuttavia alcuni testi antico-romani ne parlano
già nel I secolo; veniva coltivata in Sicilia e la chiamavano melarancia, il
che potrebbe significare che il frutto avesse raggiunto l'Europa via terra.
Potrebbero essere corrette entrambe le teorie. Probabilmente l'arancio giunse
davvero in Europa per la via della seta, ma la coltivazione prese piede solo
nella calda Sicilia, dove la sua diffusione si arenò. Solo dopo secoli venne
riscoperto dai marinai portoghesi. Da notare che a Roma, nel chiostro del convento
di Santa Sabina all'Aventino è presente una pianta di arancio dolce che secondo
la tradizione domenicana è stata portata e piantata da San Domenico nel 1220
circa. La leggenda non specifica se il santo avesse portato la pianta dal
Portogallo o dalla Sicilia, dove essa era giunta al seguito della conquista arabo-berbera.
fonte: Wikipedia
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