Fonte: Nick Saltmarsh
Arriva l‘autunno, le giornate si accorciano, le temperature si abbassano e spesso iniziano ad avvertirsi i primi sintomi di raffreddore e influenza, soprattutto quando, come sta accadendo quest’anno, l’escursione termica tra giorno e notte è notevole. Per evitare i malanni di stagione, i medici raccomandano, oltre alle vaccinazioni e ad un abbigliamento adeguato alla temperatura, di assumere molta vitamina C.
Una delle principali fonti di vitamina C è la frutta fresca, in particolare gli agrumi. Le arance, che sono gli agrumi generalmente più apprezzati, possono essere gustati in diversi modi e in ogni momento della giornata. Ottime per la digestione se prese a fine pasto, come dessert, costituiscono anche una merenda sana e nutriente, una colazione dissetante se spremute o un condimento alternativo per carni o insalate.
Tra le varietà più diffuse troviamo le Tarocco, le Sanguinello, le Navel, le Valencia e le Washington. Le prime due varietà sono “pigmentate”, ovvero presentano una polpa di colore rosso, mentre le altre hanno il classico colore “biondo”.
La raccolta di alcune varietà avviene generalmente da novembre a febbraio, mentre per altre può prolungarsi fino a primavera inoltrata.
Nella maggior parte dei casi, la fioritura ha luogo tra aprile e maggio; è in questi mesi che gli alberi si riempiono di fiori dal profumo inebriante e dolciastro: le zagare.
Fonte: Freshcreator
Coltivate nelle regioni del Mediterraneo, principalmente in Sicilia e in Calabria, le arance rendono l’Italia uno dei principali paesi produttori ed esportatori di agrumi a livello mondiale.
Alla Calabria si deve circa un quarto della produzione nazionale; troviamo aranceti nelle Piane di Sibari, Gioia Tauro e Lametia e nella zona di Crotone, dove gli impianti di coltivazione sono particolarmente moderni e il terreno sfruttato appieno.
Per conoscere la terra che dà origine a questi frutti, consigliamo un soggiorno in Calabria, dove potete trovare numerosi agriturismi: