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Arborea: l’isola felice delle mucche

Da Laghezzi @laghezzi

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Arborea, è la cooperativa italiana che produce latte e derivati in modo sostenibile.

Il punto di forza  di Arborea?  Il suo latte è così buono, sano e corposo proprio perché garantito dalla sua filiera controllata e certificata: scopriamone insieme il come e il perché…

L’ 1 e il  2 Ottobre 2015  sono stati per me due giorni fantastici in terra di Sardegna,  ospite di Arborea,  in quel pezzo di terra dove sole, mare e vento, in perfetta armonia ispirano le mucche  a produrre un latte buonissimo di alta qualità, perfetto dal punto di vista nutrizionale.

Sono stati due giorni intensi volti a conoscere tutta la filiera del latte  a partire dal territorio.

Il viaggio è cominciato la mattina alle nove e dopo un volo di un ora e mezza siamo atterrati all’aeroporto di Cagliari. Ad attenderci il pullman capitanato da Loreno, l’autista, e siamo partiti alla volta di “Su Nuraxi di Baromini” l’area archeologica, patrimonio dell’Unesco  per andare alla scoperta di un mondo ricco di storia e di tradizione

Su Nuraxi è situato su un breve pianoro marnoso, ai piedi della Giara di Gesturi, nella regione della Marmilla. E’ un monumento, con un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto, ma ahimè il grande diluvio di quei  ci ha impedito di visitarlo  in quanto è stato chiuso perché c’era il pericolo di scivolare e farsi del male.

su nuraxi

In alternativa siamo andati a visitare il l Polo Museale “Casa Zapata”, inaugurato nel 2006 nell’area in cui un tempo sorgeva la dimora della nobile famiglia aragonese giunta in Sardegna al seguito dell’Infante Alfonso.

Casa Zapata è l’ natica residenza nobiliare dei baroni sardo-aragonesi costruita a partire dalla prima metà del 1500 sopra l’antico nuraghe costituito da una torre centrale e tre torri perimetrali raccordate da cortine rettilinee.

L’antico nuraghe, denominato “Nuraxi‘e Cresia” per la vicinanza con la Parrocchia dell’Immacolata Concezione è venuto alla luce negli anni ’90.

casa zapata

La sezione storica, del l Polo Museale “Casa Zapata” allestita all’interno del caseggiato che era adibito a deposito delle derrate alimentari, custodisce una serie di documenti che raccontano la storia degli Zapata e del feudo.

Subito dopo pranzo ci siamo recati ad Arborea dove ha sede l’omonima Azienda, l’isola felice delle mucche.

Arborea,il cui nome deriva dal latino arboreta “boscaglia, boschi” che qui sono presenti in abbondanza,  è una cittadina della provincia di Oristano,che  fu fondata nel 1928 durante il ventennio fascista,e all’epoca  il suo nome era Mussolinia di Sardegna,

In quell’epoca questa  era una zona paludosa infestata dalle zanzare e dalla malaria e grazie all’opera di bonifica  ebbe una grande  rinascita e divenne l’attuale centro abitato. Oggi Arborea è il più importante centro agricolo ed alimentare della Sardegna, dotato di un moderno sistema di aziende agro-zootecniche, di industrie di trasformazione a carattere cooperativo, e di un avanzato sistema di servizi associati.

A decretare questo successo: il popolamento dovuto all’arrivo di numerose famiglie del Nord-Est d’Italia, in particolare del Veneto, ( oggi molti sardi  doc hanno cognome veneto )   la riforma agraria sul territori avvenuta nei  primi anni Cinquanta e la successiva,   progressiva diffusione dell’allevamento bovino e della produzione del latte.
A seguito di queste evoluzioni nel 1956 è fu fondata la Cooperativa Assegnatari Associati Arborea 3A (oggi Cooperativa Latte Arborea) con lo scopo di provvedere alla vendita diretta dei prodotti, ottenuti dalla lavorazione del latte conferito dalle aziende agricole dei Soci.

Furono così costituiti allevamenti moderni  che insieme alle  colture finalizzate alla corretta alimentazione delle mucche da latte di razza Frisona e Brown Swiss, hanno dato il via ad un  processo di valorizzazione del comparto lattiero-caseario che è il  fiore all’occhiello della Sardegna.

stalla

Nel tardo pomeriggio ci siamo recati l’allevamento dei Fratelli Milan  dove abbiamo incontrato anche Gianfilippo Contu Presidente Arborea, e nonostante la forte pioggia ci accompagnava ovunque, abbiamo visitato le stalle, dove c’erano oltre alle mucche di razza frisona, una razza di origine olandese, diffusa in tutto il mondo.

Questa razza ha la caratteristica di avere una struttura massiccia. Alle mucche vengono dati  alimenti che provengono dalla coltivazione diretta dei campi, garantendo la preparazione di razioni alimentari qualitativamente standardizzate e nutrizionalmente bilanciate: mais, triticale, loietto, ed erba medica vengono coltivati con le più vive tecniche agronomiche e conservati appena sfalciati mediante la tecnica dell’insilamento.

Qui le mucche vengono fecondate artificialmente; dopo due mesi dalla fecondazione vengono visitate dal veterinario e se tutto procede bene, continuano ad essere munte fino al settimo mese di gestazione poi vengono mandate in asciutta cioè  non vengono più munte e  mangiano solo un terzo della razione abituale.

A nove mesi di gestazione le mucche , partoriscono spontaneamente, ma in caso di difficoltà, interviene il veterinario.

Appena nati  i vitellini vengono visitati  dal veterinario e negli orecchi  gli viene spillato uno o due cartellini gialli, dove sono indicati  il codice dell’azienda, il numero di identificazione e il nome del padre.

Dopo la nascita  i vitellini vengono allontanati  dalla mamma e alimentati con latte in polvere:due volte al giorno.

Le mucche vengono munte due volte al giorno, e posso produrre  anche 30 litri di latte ognuna.

Per la mungitura vengono condotte in una stanza attrezzata direttamente nelle aziende agricole  con una tecnologia che assicura il rispetto rigoroso delle modalità operative vive, dall’igiene della stalla, alla preparazione e pulizia dell’animale, dall’eliminazione dei primi getti di latte, alla disinfezione delle attrezzature utilizzate, assicurando un latte sano, pulito e di qualità.

Per intenderci:  mucca vengono  prima disinfettati  i capezzoli, successivamente gli viene attaccata la mungitrice che si stacca automaticamente quando il latte nella mammella si è esaurito e di nuovo gli vengono disinfettati i capezzoli.

Il latte durante la mungitura  va in un gran contenitore e, attraverso vari filtri e tubi, finisce dentro a vasche di acciaio inossidabile. Successivamente viene analizzato per vedere se ha i requisiti necessari per essere un latte di  ALTA  QUALITA’.

Subito dopo la mungitura, il latte viene inviato al tank refrigerante e subito raffreddato a +4°C: il latte viene ritirato giornalmente da 23 autocisterne che garantiscono il mantenimento della catena del freddo salvaguardando la freschezza le caratteristiche del latte appena munto e, in brevissimo tempo, consegnato alla Cooperativa.

Il latte appena munto viene trasportato in stabilimento e ancora prima di essere scaricato ed avviato alla linea di trasformazione, viene controllato dal laboratorio analisi per verificarne la freschezza, la temperatura, la composizione chimica, i requisiti igienico-sanitari in tutte le fasi della filiera produttiva per garantire al consumatore che i prodotti in commercio rispettino i requisiti necessari.

Ho assistito  alle operazioni di  mungitura: quello che mi ha stupito è stato l’atteggiamento delle mucche che spontaneamente si mettevano in coda, in  attesa di essere munte e dopo tale operazione, uscivano dalla sala tranquillamente.  Questo mi ha fatto pensare che è vero che le mucche se non vengono munte soffrono e che quindi ne traggono beneficio e che è vero che, nonostante si tratti di allevamento intensivo, stanno bene e godono di buona salute!

L’intera  filiera di produzione, dal foraggio al prodotto finito è monitorata  da  uno staff di agronomi e  veterinari che visita le stalle, dove si allevano oltre 50 mila vacche, effettuando  oltre 500 mila test e controlli all’anno.

La Cooperativa 3 A ogni giorno raccoglie e valorizza nell’unico stabilimento di produzione ad Arborea una media di 500 mila litri di latte, prodotto in allevamenti specializzati che contano circa 50.000 capi di bovini di razza Frisona e Brown Swiss.
Arborea raccoglie circa il 90% del latte di vacca prodotto in Sardegna, per un volume annuo di circa 189 milioni di litri di latte, con garanzie qualitative di innegabile valenza.

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Tutto il latte accettato in stabilimento viene sottoposto preventivamente al processo di pastorizzazione: un leggero trattamento di riscaldamento che, lascia invariate le caratteristiche qualitative del latte, ma che  evita pericoli derivati da microrganismi patogeni ed elimina la carica microbica.

Il latte prodotto giornalmente dai Soci della Cooperativa, viene selezionato sulla base delle caratteristiche qualitative e destinato quindi  alle produzioni di latte alimentare oppure  alla trasformazione casearia.

Il rispetto della catena del freddo e la tempestività nella consegna, sono fondamentali per mantenere inalterate le caratteristiche qualitative dei prodotti lattiero-caseari.

Per questo la Cooperativa ha una rete distributiva efficiente con  automezzi refrigerati, in grado di garantire  la distribuzione giornaliera in Sardegna, e nel resto d’Italia in una crescente quota di mercato della Grande Distribuzione.

Oltre allo stabilimento 3A di Arborea sono operativi lo stabilimento di San Gavino Monreale l’azienda è riuscita a vincere una grande sfida: quella di svilupparsi riuscendo a mantenere intatta la genuinità e la qualità dei suoi prodotti., sito nella Provincia del Medio Campidano, che  svolge attività di produzione legate alla trasformazione casearia di latte Ovino, Caprino e Vaccino da indirizzare alla stagionatura e la gamma dei prodotti qui lavorati  si divide in formaggi, ricotte, formaggi porzionatii, grattugiati e fusi.

Durante la conferenza stampa precisa Luciano Negri, Direttore Commerciale e Marketing di Arborea  ha spiegato che l’obiettivo della Cooperativa è il rafforzamento del mercato in Sardegna e la crescita in Penisola e all’estero, soprattutto nei Paesi asiatici.

Il Direttore Generale Arborea, Francesco Casula, ha spiegato, inoltre che Arborea è  orientata all’affermazione sul  mercato dei cosiddetti ‘latti speciali’, per intolleranze ad alta digeribilità e delattosati, ma che è orientata anche verso il mercato del latte aromatizzato.

Una realtà che è un vero gioiello!

Chapeuax!!!


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