È partita stamattina ufficialmente l’iniziativa “Montegranaro Sotterranea e Nascosta” ovvero la mappatura scientifica del sottosuolo montegranarese. Il progetto, nato dalla sinergia tra l’Archeo Club Montegranaro e il Gruppo Speleo del CAI di Fermo guidato da Massimo Spagnoli con la preziosa collaborazione di Simone Perticarini e il Patrocinio del Comune di Montegranaro, si propone di esplorare le cavità sotterranee cittadine, studiarle da un punto di vista morfologico, geologico, strutturale e storico per poi giungere a un raffronto tra suolo e sottosuolo che porti a un quadro esaustivo di quanto giace sotto la città. Si è partiti esplorando i sotterranei della Chiesa di San Serafini dove stono stati effettuati tutti i rilievi proponendosi di tornarci per approfondirne la conoscenza. La cavità esplorata si estende verso sud-est e comunicava, con ogni probabilità, con la scomparsa Selva del convento dei Frati Cappuccini meglio conosciuta come Campo Boario. La comunicazione, però, risulta interrotta. Bisognerà però continuare l’esplorazione alla ricerca di un’eventuale ulteriore ala che la leggenda vuole dirigersi verso monte e verso le mura. Sono stati prelevati campioni di terreno che verranno poi analizzati. Lo studio delle cavità proseguirà esplorando prima le principali per poi passare alle secondarie, più piccole e relative alle proprietà private. Il progetto, ribadiamo, è ambizioso e di lungo respiro ma, se riusciremo a portarlo avanti (servirà l’aiuto e la collaborazione di tutta la città), produrrà risultati pregevoli. Le premesse sono più che buone.
Luca Craia