Spinto da un articolo interessante sul sempre ottimo sito io9, ho frugato un po' nel baule dei vecchi ricordi del cinema di genere, cercando di individuare le prime rappresentazioni su celluloide dei mostri artchetipi più famosi. Per qualcuno, specialmente per i giovanissimi, sarà una sorpresa vedere i corsi e ricorsi attraverso cui sono passate le nostre amate creature. Questo, nel mio piccolo, è ciò che ho trovato.
Vampiro
Il primo vampiro cinematografico risale al lontanissimo 1913. Non si tratta di Dracula, o del suo alter ego calvo, Nosferatu, bensì della “femme fatales” protagonista di The Vampire, film ispirato a un poema di Rudyard Kipling, scritto nel 1897. Non si può parlare effettivamente di una non-morta, ma la donna che interpreta il ruolo di villain della pellicola ha molte caratteristiche da sempre attribuite ai vampiri: potere si seduzione, ipnosi, sottomissione psicologica della vittima prescelta.
Licantropo
Il lupo mannaro fa la sua comparsa sul grande schermo sempre nel 1913 (curioso questo eterno confronto tra i due grandi mostri archetipi). Il film è The Werewolf, muto, prodotto dalla Universal Studios e dalla mirabolante durata di 18 minuti. La pellicola viene data per persa, visto che tutte le copie vennero distrutte in un incendio nel 1924. A quanto pare la trama era davvero particolare, tra streghe Navajo e giovani indiane in grado di trasformarsi in lupo per difendersi dai coloni di pelle bianca.
Zombie
Molto prima di Romero e dei suoi ritornanti antropofagi, Hollywood e dintorni avevano già portato diversi zombie al cinema, rispettando la tipica iconografia del folklore haitiano/caraibico. A quel che mi risulta il primo film assoluto è L'isola degli zombie, diretto da Victor Halperin e interpretato dalla star Bela Lugosi (nei panni del mago Legendre). I morti viventi animati dalla magia voodoo sono creature inespressive, inerti, remissive, tanto da venire utilizzate come schiavi nelle piantagioni di zucchero.
Fantasma
Di fantasmi se ne parla da quando gli uomini cominciarono a ragionare di vita, morte e Aldilà. A parte qualche cortometraggio comico di inizio '900, in cui entità paragonabili a fantasmi venivano citate a titolo di sbeffeggio dei protagonisti, il primo titolo che vede gli spettri come star assolute è Il carretto fantasma, film del 1921 diretto da Victor Sjöström. La pellicola riprende una lugubre leggenda scandinava secondo la quale le anime dei defunti sono raccolte per conto della Morte da un lugubre carrettiere fantasma il quale cede la sua incombenza all’anima di colui che perisce in peccato mortale allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno.
Frankenstein
Come dice l'articolo di io9, il primo film basato sul celebre romanzo di Mary Shelley è del 1910. S'intitola semplicemente Frankenstein, è una pellicola muta prodotta dalla Edison Studios e e diretta da J. Searle Dawley. In questa trasposizione cinematografica il Dott. Frankenstein è rappresentato come una sorta di alchimista che crea il mostro in una densa nube di fumo e dopo sviene per la sua creazione. Il mostro ritorna alla vigilia delle nozze del dottore per tormentarlo, ma svanisce nello specchio della camera di Frankenstein per merito della forza dell'amore tra quest'ultimo e la sua fidanzata.