ARCHITETTURA INCLINATA, DESTINO REVERSIBILE…
Avete mai sentito parlare del ” reversible destiny?”.
E’ la nuova sfida, ovvero, strutture che sfidano la proporzionalità ed ingannano i sensi dell’osservatore.
Questa innovativa e prorompente tecnologia che sfida le forme armoniose, vede pavimenti inclinati con
avvallamenti improvvisi, finestre sbilenche, porte davvero piccole, corridoi angusti e stanze assimetriche;
queste le principali caratteristiche degli edifici reversible destiny.
Il motto di questa folle tipologia di architettura è “contro la morte”. Il concetto è quello di non abituarsi al
concetto di casa come porto sicuro, diversamente, il messaggio all’uomo è quello di non pensare mai di
dover morire un giorno.
Secondo questo particolare modo di pensare e quindi di concepire gli spazi, quando l’uomo si abitua al
proprio ambiente, alla “casa-dolce-casa”, l’uomo si abitua al concetto di morte, un po’ come quando si
possiede un pitone, questo fa la muta, si allunga lungo la parete (se non lo tenete chiuso nella teca) e
con questa espressione del corpo “vi prende le misure”, ovvero è pronto per ingoiarvi, a nulla gliene cale
se voi siete “il suo padrone”.
Abituarsi, quindi, al concetto di comodità della propria casa significa dare inizio al processo di invecchiamento
del proprio corpo. Diversamente, metterci a disagio, anche nella propria casa, come se non bastassero già
i disagi della vita stessa con cui ogni giorno siamo costretti a confrontarci, farebbe scaturire quella vitalità che
andrebbe a contrapporsi al declino corporeo e quindi alla vecchiaia.
Costruzioni canoniche con forme geometriche standardizzate, pavimenti in piano, interruttori al solito posto,
farebbero “adagiare” non solo il nostro corpo, ma purtroppo la nostra mente.
Se questo è il nuovo antidoto alla giovinezza, allora da domani…ci alzeremo storti, ma felici dell’eterna
giovinezza…lombalgia a parte!
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